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MotoGP, Bastianini: “Oggi la bestia ce l'avevo dentro! se fossi partito più avanti...”

“Avrei lottato per la vittoria: passare piloti come Rins, Jack e Márquez è stato incredibile, ho chiuso un po’ il gas quando ho visto che mi trovavo al terzo posto. È un podio inaspettato, essere qui con una moto del 2019 è fantastico”

MotoGP: Bastianini: “Oggi la bestia ce l'avevo dentro! se fossi partito più avanti...”

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Conquistare, a casa propria, il primo podio in MotoGP in carriera non è da tutti. Ci è riuscito oggi Enea Bastianini con una gara sontuosa: scattato dalla 12^ posizione, Bastianini è stato autore di una grande rimonta che lo ha portato, a metà gara, a conquistarsi la terza posizione ai danni di Jack Miller, consolidandola a suon di giri veloci e arrivando al traguardo senza difficoltà. "Questo podio è di una felicità immensa, non ci credevo quando ero terzo, pensavo di avere il passo per andare un po' più avanti ma va bene così. Il record della pista? Per un mesetto rimane lì", ha detto Bastianini a noi e al suo manager Carlo Pernat.

Un podio, quello ottenuto dalla Bestia oggi, che gli permette di diventare il quinto pilota diverso ad andare a podio con la Ducati e che consente ad Avintia di tornare sul podio dopo un anno di assenza (Zarco a Brno 2020 l’ultima volta).

È arrivata la Bestia, ho fatto il casco speciale con la Bestia e oggi ce l’avevo dentro e fuori! Ci siamo impegnati tanto questo weekend per ottenere il massimo possibile, il podio non era preventivato ma l’ho voluto a tutti i costi. A metà gara giravo molto forte, sono riuscito a restare attaccato al gruppo davanti, ho passato Jack, dopo Pecco e Fabio andavano veramente forte e mi sono accontentato di fare terzo – ha detto Bastianini – Sfortunatamente ci è mancato un turno perché la FP2 è stata bagnata, quindi ci siamo dovuti sistemare nelle FP3 e FP4, stamattina ho visto che riuscivo a raggiungere dei tempi buoni facilmente e oggi ho provato il tutto per tutto, mi sono preso dei rischi in gara ma ne è valsa la pena. Cosa dico alla mia famiglia? Grazie, loro hanno fatto tanto per me sin da quando ero piccolo, credo che anche per loro sia un’emozione unica questo podio, il primo e poi vicino a casa, è bellissimo aver fatto il podio qui, non potevo sperare di fare di meglio”.

Nella rimonta di Bastianini verso il podio ci sono stati anche dei sorpassi a piloti come Mir, Rins, Miller e Márquez: uno scenario inedito che ha visto la Bestia fare una bella figura: “È un podio inaspettato per me perché nel corso del weekend il ritmo non era eccezionale, ma in gara è stato un qualcosa di speciale. Passare piloti come Rins, Jack e Márquez è stato incredibile, quando ho superato Jack e ho visto la lavagna ho pensato che il terzo posto fosse ottimo, negli ultimi giri ho chiuso un po’ il gas – ha continuato in conferenza stampa – È fantastico essere qui con una moto del 2019, in alcune gare abbiamo comunque un buon potenziale”.

In quale momento hai iniziato a pensare che un podio potesse essere possibile e, una volta che ti sei trovato in terza posizione, hai pensato di poter raggiungere Fabio e Pecco considerando che hai ottenuto tre giri record consecutivi?
“A metà gara ero velocissimo, ma partendo 12° non è facile. Penso che, se fossi partito più avanti in griglia, avrei potuto lottare per la vittoria, ma per me chiudere terzo è un bel risultato”.

Che cosa hai imparato lottando oggi con Márquez, Miller e Rins?
“Oggi ho imparato tanto lottando con loro. È stato bello superare in frenata Márquez e Miller, ma penso di aver imparato molto dalla moto sia qui sia ad Aragón quando ho girato da solo, perché ciò mi ha permesso di essere più concentrato e per me è meglio guidare da solo”.

Tu guidi la Ducati 2019, una moto che faceva fatica in curva: puoi spiegarci come hai iniziato a capirla e come ti trovi con questa moto?
“La mia moto ha un buon potenziale ma è molto aggressiva, si muove tanto. Qui e ad Aragón ho adattato un po’ il mio stile di guida alla moto, sono più rilassato alla guida e riesco ad essere sempre veloce”.

Hai detto di avere imparato tanto, puoi dirci qualcosa di più nello specifico?
“Ho cambiato un po’ il mio stile di guida nelle ultime tre gare, sono un po’ più morbido nei movimenti di guida. Ho anche visto i dati di Pecco e Jack, è vero che la moto è la stessa ma il DNA è simile. Ora sono più rilassato quando sono alla guida”.

Ti sei adattato velocemente prima alla Moto2 e ora alla MotoGP quest’anno, come ci riesci? È una questione di stile di guida o sei più a tuo agio sulle moto grosse?
“La MotoGP è molto diversa rispetto alla Moto2, non è facile essere a proprio agio sulla moto ma quando riesci a capire alcuni dei movimenti che fa la moto è possibile essere più a proprio agio e poi diventa tutto più facile. Ora la moto è molto meglio. Ho delle lacune in alcuni circuiti, dovrò ancora modificare il mio stile ma gara dopo gara ho una maggiore consapevolezza di ciò che devo fare”.

Qual è stata la chiave per la gara di oggi? 
“Non saprei, stamattina il ritmo non era male ma non così competitivo per un podio, in gara qualcosa è cambiato e sono riuscito ad essere molto competitivo in frenata e in entrata di curva, penso che questa sia stata la chiave. Aver superato due-tre piloti mi ha dato una grande carica e mi ha dato la spinta per ottenere il podio”. 
 

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