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MotoGP, Bagnaia: "È stata più dura vincere contro Quartararo che contro Marquez"

"A Misano non ero il più veloce e quando ho visto ridursi in continuazione il vantaggio sono inziati i pensieri. Ora so si potere stare sempre con i miglori"

MotoGP: Bagnaia: "È stata più dura vincere contro Quartararo che contro Marquez"

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A Bagnaia non sembrano piacere le cose facili, tanto meno le vittorie. Se ad Aragon aveva dovuto vedersela dall’inizio alla fine con Marquez, a Misano ha dovuto tenere a freno un Quartararo che da metà gara in poi si avvicinava inesorabilmente. Se in Spagna si è risolto tutto in un corpo a corpo, in Italia la guerra è stata di nervi. Pecco ha concesso il bis e dimostrato di essere un pilota completo, “o almeno lo spero” ha riso.

Prima della partenza, il piemontese della Ducati sapeva benissimo cosa avrebbe dovuto fare. “Avevo la gomma morbida al posteriore, quindi dovevo fare la differenza nei primi giri. Ho fatto la mia migliore partenza di sempre, mi sono allenato molto con i videogiochi per i riflessi - ha scherzato - Finito il primo giro ho visto sulla tabella che avevo un seconda di vantaggio, qualcosa di incredibile. Da lì ho pensato a gestire le gomme”.

Non è bastato.
È stata dura quando ho iniziato a vedere che Fabio continuava a recuperare 3 o 4 decimi al giro, ho iniziato a preoccuparmi. Però sapevo anche che superare una Ducati a Misano non è facile, se Quartararo era più veloce nel primo e nell’ultimo settore della pista, io lo ero negli altri due. Ho cercato solo di non farlo avvicinare troppo e nell’ultimo giro sono stato perfetto, ho fatto il mio miglior terzo settore”.

Avere già rotto il ghiaccio con la vittoria la scorsa domenica ti ha aiutato mentalmente?
Mi ha dato maggiore motivazione e sono arrivato a questo GP più pronto. Vincere qui, a casa, è stato speciale, nel giro d’onore sono andato pianissimo per salutare tutti. Ho visto una grande festa sulla tribuna Ducati”.

Due vittorie in sette giorni: come ti senti in questo momento?
È speciale dopo avere sofferto tanto, tutte quelle volte in cui ero stato vicino a vincere ma non era successo a causa di errori o problemi. Vincere una gara, e poi subito un’altra, mi dà più fiducia. Ora sono sicuro che se continuerò a lavorare bene potrò stare coi migliori sempre”.

Qual è stata la gara più difficile fra questa e Aragon?
Quella di oggi, perché questa è una pista più corta e più impegnativa fisicamente. Se ad Aragon in rettilineo puoi tirare il fiato, qui non hai tempo di rilassarti. Inoltre avevo sempre meno aderenza e non è stato facile mantenere la concentrazione, anche se sapevo sarebbe successo spingendo in quel modo all’inizio”.

Non eri sicuro di potere vincere?
In termini di passo, ad Aragon ero più veloce. Qui a Misano ero competitivo, ma Quartararo era migliore di me, lo avevo visto nel warm up. Mi aspettavo di potere lottare per la vittoria, ma quando apri un gap e poi lo vedi diminuire in continuazione inizi ad avere tanti pensieri che ti passano per la testa. Ho tirato un respiro e ho pensato solamente a essere il più costante possibile. A 6 giri della fine ero terrorizzato di fare lo stesso errore dello scorso anno, quando ero caduto alla curva 6, così oggi ho rischiato di farlo alla 1 (ride)”.

È stato l’unico errore?
Sì, ho provato a frenare un po’ prima del solito e ho preso una buca che mi ha fatto chiudere l’avantreno. Ho capito che frenare tardi è meglio per me (ride)”.

Zarco ha detto che è in quella fase che fai la differenza.
Nel primo anno in MotoGP avevo faticato tanto in frenata e ho lavorato molto per migliorare. Soprattutto con la Panigale, usando le gomme Michelin da endurance, che danno sensazioni molto simili a quelle che usiamo in MotoGP. Inoltre ho studiato i dati di Lorenzo. Ora riesco a fare la differenza non tanto nel punto di staccata, quanto in entrata di curva”.

Come festeggerai?
Questa sera andrò a cena con la mia squadra. Stiamo lavorando molto bene insieme e tutto questo ci aiuterà anche per il prossimo anno”.

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