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MotoGP, Marquez: "Bradl si è sacrificato per tirarmi, i dottori chiedono che mi sforzi"

"I dottori insistono che devo controllare il dolore e l'irritazione ed è quello che sto facendo. Bradl si è sacrificato per tirarmi in qualifica. Cerco la scia, ma se non do fastidio non capisco chi si lamenta"

MotoGP: Marquez: "Bradl si è sacrificato per tirarmi, i dottori chiedono che mi sforzi"

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Sono 20, finora, le scivolate di cui è stato protagonista Marc Marquez dal giorno del suo rientro, tre solo in questo fine settimana a Misano. Un chiaro segno delle difficoltà a cui sta andando incontro l’otto volte iridato.

Marc, infatti, è sempre caduto molto, ma ne ha salvata più d’una, cosa che ora non gli riesce più. Ed è come se un super-eroe avesse perso il suo superpotere. Superman non vola più.

“Logicamente è chiaro che siamo in una situazione critica, difficile e complicata. Bisogna decidere cosa fare in questa situazione, forzare o riposarsi. Ma i dottori insistono che bisogna continuare a forzare,  controllando il dolore e l'irritazione ed è quello che sto facendo. Stiamo nel frattempo sviluppando la moto e preparandola per il 2022. Non siamo così lontani, non stiamo girando per il gusto di girare e ci sono circuiti peggiori degli altri”.

Questo è il motivo per quale, in fondo, Marquez è contento della sua prestazione a Misano.

“Sono contento, al mattino non avevo buone sensazioni poi le cose sono migliorate. Partire col 7° tempo qui, va bene. Sappiamo che in qualifica siamo in difficoltà. Ho scelto, o meglio ho trovato il pilota più veloce da seguire. Basicamente è stata una buona giornata. Ovviamente quando nella FP3 non sono riuscito a rientrare nei dieci ho pensato a cosa fare per entrare in Q2, perché la mia intensità, quando sono in sella, è la stessa di quando mi giocavo il mondiale. Quindi ho suggerito una strategia per ottenere il meglio. Ho parlato con Santi e Takeo, e ovviamente con Stefan che ha accettato, ed era lui la persona più importante che doveva dire sì. L’idea era di ottenere il massimo rendimento. Eravamo quattro piloti Honda, perché si è inserito anche Alex e alla fine Bradl è quello che si è sacrificato per tirarci. La Honda una moto difficile specie con le gomme nuove”.

Gira la voce che avresti chiesto di riavere Crutchlow come collaudatore il prossimo anno.

“No. Io sono contento con Stefan, fa un ottimo lavoro, ed anche il test team sta lavorando bene”.

Mir è stato piuttosto duro nei tuoi confronti, non ci capacita come un pilota del tuo livello si metta costantemente a caccia di una scia.

“Ormai in MotoGP è così, ma non credo che Mir possa lamentarsi. Ovviamente se non disturbi nessuno"

 

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