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MotoGP, Addio a Boet Van Dulmen, uno degli ultimi grandi 'privati' della 500

Boet, un ex camionista, vinse da privato il GP di Finlandia davanti a Mamola e Sheene. Si ritirò nel 1987: "Siamo una razza in estinzione principalmente perché l'ambiente, attorno a noi, si è modificato e ci è ostile"

MotoGP: Addio a Boet Van Dulmen, uno degli ultimi grandi 'privati' della 500

Se ne è andato in un incidente stradale Boet Van Dulmen, 73 anni. Recentemente la sua città natale Ammerzoden, gli aveva dedicato un busto in bronzo, (QUI il momento della fusione) e se lo meritava tutto visto che a cavallo fra fine degli anni ’70 e gli ’80 è stato fra i piloti privati più forti della classe 500, assieme ai connazionali Wil Hartog e Jack Middelburg (scomparso sul cittadino di Tolberg, nel 1984, con lui nella foto di copertina).

Boet, ex camionista, un volto rude come pochi ma dall’animo dolce ebbe il suo momento di gloria nel 1979 quando con la sua Suzuki privata vinse il il Gran Premio di Finlandia davanti a Randy Mamola e Barry Sheene sul pericoloso circuito cittadino di Imata e fu anche secondo al TT di Assen nel 1981. Corse con Suzuki, Yamaha, Cagiva e Honda.

Van Dulmen è stato investito da un furgone mentre era in bicicletta. E’ stato soccorso, ma purtroppo non è servito.

Si ritirò nel 1987, per dedicarsi ad una società di trasporti. E’ stato uno degli ultimi piloti privati di grande talento. E faceva parte di quella razza capace poi di arrivare al titolo iridato, come dimostrò Franco Uncini che dopo essere stato, in 500, il privato più veloce del mondo vinse poi il titolo nel 1982.

"Siamo una razza in estinzione principalmente perché l'ambiente, attorno a noi, si è modificato e ci è ostile - ci disse l’ultima volta che lo incontrammo, ad Assen, l'immancabile sigarette fra le dita, e aggiuse - vuoi sapere quante corse ci sono in Olanda attualmente: quattro. Ai miei tempi ce ne erano trenta!".

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