Tu sei qui

MotoGP, Rossi e Dovizioso insieme: la fine per Vale, un nuovo inizio per Andrea

A Misano il Dottore e il Dovi si troveranno sotto lo stesso tetto di Petronas, una coppia che fa sognare i tifosi ma i due hanno obiettivi diversi

MotoGP: Rossi e Dovizioso insieme: la fine per Vale, un nuovo inizio per Andrea

Sembrerebbe quasi un’operazione nostalgia, pensata a tavolino per il Gran Premio di Misano, invece è la realtà scaturita da un mercato piloti impazzito dopo la mossa di Vinales di abbandonare Yamaha. Da questo fine settimana e fino al termine della stagione, Valentino Rossi e Andrea Dovizioso faranno coppia con i colori del team Petronas. Un team ‘senior’ con l’età dei due piloti che sommata fra di loro raggiunge la ragguardevole cifra di 77 anni, due vecchi leoni che condivideranno il box con obiettivi e pensieri ben diversi.

Per il Dottore questa ultima metà di stagione sta diventando una specie di tour di addio con poche soddisfazioni. Non che Valentino non ci provi (e il recente weekend di Silverstone, fino alla domenica) non era stata la prova, ma le difficoltà a interpretare le gomme sulla lunga distanza c’è e, con solo una manciata di Gran Premi prima dell’addio definitivo, è naturale che le motivazioni non possano essere più alle stelle.

Rossi si aspettava un’annata diversa, non che pensasse di lottare per il titolo, ma la speranza per un altro podio (per la cronaca toccherebbe la cifra tonda di 200) c’era, e con la doppietta di Misano probabilmente c’è ancora, ma le opportunità per riuscirci sono sempre meno. Il Dottore sta pensando al suo futuro, fatto di pannolini da cambiare e di gare in auto, tanto per non perdere il vizio della velocità. Il pubblico sarà comunque per lui, come nelle gare precedenti, consapevole che vederlo correre per un ultima volta vale da solo il prezzo del biglietto, a prescindere dalla posizione in cui finirà.

Per il Dovi, invece, la storia è tutta un’altra. Lo spettro del ritiro gli è passato davanti, ma è riuscito a schivarlo. Prendersi un anno sabbatico è stato un rischio, ma la fortuna lo ha aiuto e a 35 anni è pronto a iniziare una nuova vita. La Yamaha è sempre stata un suo pallino e averne trovata una la più bella notizia che potesse desiderare.

Se per Valentino le prossime saranno cinque gare che lo accompagneranno verso la pensione, per Andrea si tratterà di un nuovo inizio. Dovrà fare di necessità virtù e accontentarsi della M1 2019 eredita da Morbidelli, ma nei prossimi mesi le sensazioni saranno più importanti dei risultati. Un po’ come sta succedendo a Vinales, dovrà imparare a guidare una moto diversa, una 4 in linea come la M1 che sulla carta è l’antitesi della Ducati con cui ha passato gli ultimi 8 anni.

Poi, nel 2022, si farà sul serio, con una Yamaha ufficiale e degli obiettivi da rispettare, perché anche se Dovizioso al confronto di Rossi è quasi un ragazzino, il tempo passa per tutti, le nuove generazioni sono già arrivate e a 35 anni non si hanno più tanti colpi da sparare.

Intanto, però, i tifosi possono godersi il lato romantico della cosa, vedere sotto lo stesso tetto due piloti che hanno fatto la storia recente (e non solo) della MotoGP. L’istrione Valentino e il pacato Andrea, tanto diversi davanti alla telecamera quanto simili per quella passione che li ha spinti a continuare a correre nonostante tutto. Cinque gare che saranno una passerella ricca di emozioni, comunque vada sarà un successo.

Articoli che potrebbero interessarti