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SBK, Rea-Razgatlioglu: i sorrisi mascherano una rivalità che cova sotto la cenere

Il Mondiale sbarca a Barcellona dopo i fatti di Magny-Cours con sette punti a dividere i due rivali e un clima di guerra tra Yamaha e Kawasaki 

SBK: Rea-Razgatlioglu: i sorrisi mascherano una rivalità che cova sotto la cenere

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Arrivati a questo punto non resta che mettersi comodi e godersi questo trittico che inizierà nel weekend a Barcellona e si concluderà a inizio ottobre a Portimao. Tre gare di fila per la Superbike con in ballo un titolo iridato ancora da assegnare. Una sfida incandescente quella tra Toprak Razgatlioglu e Johnny Rea, dove nessuno dei due ha la minima intenzione di fare mezzo passo indietro, tanto che giunti alla nona gara di Campionato tra i due ci sono soli sette punti di distacco a favore del turco.

E pensare che potevano essere 13 le lunghezze di margine dopo Magny-Cours, invece lo Steward Panel ha pensato bene di metterci il proprio zampino, penalizzato il pilota Yamaha per essere andato sul verde nel corso dell’ultimo giro della Superpole Race. Una decisione nata dopo la richiesta della Kawasaki, che ha scaturito la rabbia in casa Yamaha, in particolare da parte di Paul Denning: “Se Kawasaki gioca così, adesso cambia l’atmosfera”. Queste le parole pronunciate dal team manager al termine del round transalpino.

Venti di guerra all’orizzonte tra le due Case in vista di un triplo appuntamento che potrà segnare le sorti di questo Mondiale. Da una parte Toprak, capace di cucirsi su misura la R1, a tal punto da sembrare imbattibile, dall’altra Rea, che dopo sei anni di trionfi vede il proprio dominio messo in discussione contro un avversario che lo sta portando al limite.

Adesso che la sfida fa tappa a Barcellona, pista di casa del team Kawasaki, il Cannibale vuole ritrovare a tutti i costi quel successo che manca da Assen, mentre il diretto rivale punta a rovinare la festa a KRT. I riflettori saranno puntati tutti su di loro e chissà mai che qualcuno non voglia mettersi di mezzo. È il caso di Scott Redding, che dopo Magny-Cours non ha più nulla da perdere visti i 72 punti che lo separano dalla vetta. E che dire poi di Andrea Locatelli, rivelazione a tutti gli effetti da Assen in poi, tanto da essere costantemente in lotta per i piani alti della classe.

Il Loca sembra ormai essere una certezza a differenza di Garrett Gerloff, scomparso dai radar dopo il pasticcio del TT con Toprak. Occhio però che proprio un anno fa, a Barcellona, l’americano conquistò il primo podio in SBK. Chissà mai che  questo precedente non possa essere un buon presagio in vista del weekend catalano. Una speranza che accomuna anche Michael Rinaldi, in crisi di risultati dopo il successo di giugno a Misano.  

 

  

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