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MotoGP, Vinales: "Non sono più nella mia comfort zone, Aprilia è una grande sfida"

"Sono contento per tutto quello che ho imparato oggi in gara, mi è chiaro dove devo e posso migliorare. La RS-GP ha un grande potenziale, la partenza oggi mi ha stupito. A Misano penso andrà diversamente"

MotoGP: Vinales: "Non sono più nella mia comfort zone, Aprilia è una grande sfida"

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Maverick Vinales ha tenuto duro oggi in gara ad Aragon ed ha chiuso la gara in 18a posizione. Non ha offerto spettacolo, ma solo tanta concretezza ed un approccio assolutamente conservativo. Lo spagnolo sta ancora prendendo le misure all'Aprilia, una moto che ha un gran potenziale visto il 4° posto conquistato da Aleix Espargarò. 

Ma il Top Gun ha bisogno di tempo, perché il passaggio dalla Yamaha alla moto di Noale non è affatto una passeggiata ed era assolutamente vietato rischiare di commettere un errore in questa fase. Vinales ha invece scelto di fare esperienza e probabilmente immaginava già a Misano che sarebbe stato difficile debuttare ad Aragon in gara con appena due giorni di test sulle spalle. Una scelta coraggiosa, che ha portato avanti senza mai cedere alla voglia di strafare. Il gap nei confronti del compagno di squadra a fine gara è stato inferiore ai 20 secondi ed è questo il punto da cui Maverick deve partire per costruire la confidenza con la moto di cui ha ancora bisogno. 

"La gara è stata positiva per me, ho capito tante cose sulla moto - ha detto Vinales -  in modo particolare le aree su cui devo migliorare con questa moto. Per fortuna è abbastanza chiaro cosa mi serve per essere più veloce con la RS-GP e questo mi permette di sperare di fare un bel passo avanti a breve".

Hai chiuso a 20 secondi da Espargarò, è un punto di partenza?
"Quando parti così dietro perdi tanto tempo all’inizio, è normale. In questa situazione perdi più di un secondo al giro, ma ho cercato di restare concentrato quando mi sono trovato da solo ed ho tenuto un ritmo che non era affatto male, quasi in linea con quello dei migliori. Ma ci sono cose su cui devo migliorare molto e capire meglio la moto. Si tratta solo della mia prima gara, devo capire ancora molto prima di poter spingere davvero. Di base ci sono state cose molto positive in questa gara, perché mi sentivo a mio agio sulla moto ed ho capito esattamente dove devo migliorare". 

Il problema resta la frenata?
"Si tratta dell’ingresso in curva. Prima lo facevo in un modo ed oggi serve farlo in modo completamente diverso. Ancora non ho la giusta confidenza, ma penso che arriverà anche quella. Mi trovo bene con la trazione, le gomme sono state costanti per tutta la gara, quindi ci sono tante cose positive che emergono da questa gara. La gara non è stata perfetta, certo. Ma adesso so esattamente in cosa devo adattarmi ancora e i ragazzi in Aprilia hanno anche lavorato per aiutarmi ad adattarmi al meglio". 

Eri abituato a partire in gara con una moto già vincente. Adesso è diverso. Come è cambiato il tuo approccio?
"Non sono più nella mia comfort zone, è chiaro. Questa è una sfida, una grande sfida. I risultati sono i risultati e sono importanti, ma questa è una situazione diversa. Mi avrebbe fatto piacere stare davanti dalla prima gara, ma è chiaro che serve lavoro per riuscirci. Penso che arriverà un punto in cui farò un grande passo in avanti. L’Aprilia è più difficile e stancante dal punto di vista fisico. Devo allenarmi un po’ di più. Ho fatto la gara senza problemi, ma la moto si muove di più ed anche io ho sofferto un po’ di più. La frenata è complessa per me, devo imparare a spingere molto di più in questa fase". 

In passato avevi problemi con la Yamaha in gara per via della gomma persa dalle Moto2 che cambiava il grip. Oggi come è andata?
"
Ho fatto lo stesso passo che avevo in FP4, non ho sentito di perdere grip giro dopo giro e questo è davvero positivo. Ad inizio gara sentivo di avere un ottimo potenziale con la moto, ma mi sono trattenuto perché avevo tanti piloti davanti e non ero sicuro di cosa poter fare con la moto. Poi a metà gara ho iniziato a sentirmi meglio, ho guidato abbastanza bene ed a fine gara ho trovato un bel passo. Adesso ho tante informazioni su cui lavorare, anche se i 45 minuti di ogni sessione sono di certo pochi. E’ difficile, non si tratta di certo di una passeggiata. Ma ho fiducia di poter arrivare top passo dopo passo. Oggi è stato solo il primo". 

Ti è chiaro adesso cosa si possa fare con questa Aprilia?
"Non penso di conoscere abbastanza la moto per dirlo. Ho solo pensato di entrare in pista e vedere cosa sarebbe accaduto, ma il bilancio della gara non è negativo. Se fossi partito qualche fila più avanti il risultato sarebbe stato diverso. Ma questa gara mi serviva per raccogliere informazioni giro dopo giro, per poter raggiungere il punto in cui mi sento davvero meglio e posso spingere. E’ tutta una questione di confidenza. La moto ha un potenziale molto elevato e devo solo imparare a guidarla come deve essere guidata. Non è facile adattarsi, ma credo che già a Misano sarà un po’ diverso". 

C'è un aspetto che ti ha stupito positivamente?
"Mi sentivo bene in griglia, ero curioso di vedere cosa avrei potuto fare in partenza ed è stata fantastica. Questo mi ha fatto molto piacere. Devo anche assettare la moto in modo diverso e soprattutto comprenderla meglio, devo imparare come si gira forte su questa moto". 

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