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MotoGP, A.Espargarò: "Felice e arrabbiato assieme, ma punto a fare 6° nel mondiale"

"Ormai il livello dell'Aprilia è questo e dobbiamo lavorare per lottare sempre in top five. Il mio obiettivo è chiudere un giorno il mondiale nei primi tre, ma quest'anno voglio arrivare sesto"

MotoGP: A.Espargarò:

Aleix Espargarò puntava decisamente in alto oggi ad Aragon ed il quarto posto portato a casa, pur essendo un risultato di prestigio per l'Aprilia, non rispecchia forse fino in fondo il potenziale mostrato dalla RS-GP durante tutto il fine settimana da Aragon. Bello poter scrivere una cosa del genere della moto di Noale, che ormai si affaccia costantemente in top five premiando i tanti sforzi del Reparto Corse Aprilia.

Nell'incontro con i giornalisti a fine gara, Aleix non è soddisfatto. Non lo definiremmo deluso, ma si vede l'amarezza sul suo volto per non aver concretizzato un'occasione che alla vigilia della gara appariva molto ghiotta. Adesso tocca rimboccarsi le maniche in vista di Misano, una sorta di gara di casa per l'Aprilia e su cui forse anche Maverick Vinales potrà esprimersi su livelli più alti avendo disputato la due giorni di test sul tracciato intitolato a Marco Simoncelli. 

"Sono sia felice che arrabbiato - ha detto Espargarò - il ritmo della gara è stato incredibile e sono forse anche più soddisfatto di quanto non fossi a Silverstone dopo il podio in termini di prestazioni. La pista aveva una temperatura altissima ed abbiamo girato per tutta la gara sul 48.5, mentre Morbidelli quando ha vinto l’anno scorso ha fatto tutta la gara sul 49 ed a fine gara ha anche rallentato. Prima della gara i ragazzi della Michelin si erano raccomandati di non spingere troppo sulle gomme e di cercare di essere gentile nei primi giri. Sono partito bene, ma quando ho visto che Bagnaia e Marquez ad inizio gara stavano spingendo ho deciso di farlo anche io. Ho cambiato la mappatura ed ho dato tutto ad ogni giro. Guardavo la dashboard ad ogni giro con i tempi e pensavo che le gomme sarebbero esplose prima della fine".

A fine gara hanno ceduto proprio le gomme?
"Hanno tenuto abbastanza, solo che alla fine non sono riuscito a tenere il passo di Mir. Aveva un’ottima trazione in uscita di curva ma ero più forte in frenata e facendo così ho forzato troppo sull’anteriore fino a farla collassare. Quando mancavano pochi giri alla fine ho visto che avevo un vantaggio sul quarto che era Miller, quindi ho pensato di arrivare al traguardo e raccogliere tanti punti. Sono vicino al sesto posto in classifica nella generale e ad inizio stagione avevo detto che nel 2021 avrei voluto fare un podio ma ancora di più avrei voluto chiudere il mondiale nei primi sei. Ci siamo vicini, dobbiamo continuare così". 

Scegliere la dura sarebbe stata un'opzione?
"Il problema è stato che avrei voluto anche usare la dura per on avere problemi nel finale, ma la morbida con una temperatura così alta lavora meglio e garantisce più grip quindi era una scelta quasi obbligata, perché va bene arrivare a fine gara con le gomme ancora in buone condizioni, ma è più importante riuscire ad essere veloci per tutta la gara".

Una scelta quasi obbligata quindi. 
"In realtà non avevamo molte opzioni oggi per via delle temperature. Mi aspettavo una gara più lenta, ma non è questo il punto perché sapevo di avere un buon passo anche in questo caso. Pensavo di poter restare più vicino a Pecco e Marc, ma il problema non era legato alla velocità quanto alla tenuta delle gomme. Ho anche pensato che se avessi avuto problemi io, li avrebbero avuti anche loro con il loro passo. La pista oggi era anche più scivolosa e per questo sono davvero felice per le mie prestazioni. In gara sono riuscito a fare staccate come se fossi in qualifica, ho chiuso davanti a Miller con un bel vantaggio, non posso che essere felice di questo. Oggi è stata forse una delle gare più impegnative della mia carriera". 

Dopo Silverstone, oggi hai chiuso 4°. Il livello di Aprilia è questo, oppure temi possano essere due episodi isolati?
"Il livello è questo ormai. Dobbiamo continuare a lottare per il podio ad ogni gara, perché quando la situazione è questa e vivi una gara difficile, magari chiudi sesto o settimo. L’abbiamo visto con Quartararo oggi e con Pecco la scorsa settimana. La cosa importante è stare nel gruppo dei migliori sempre. Dobbiamo ancora migliorare qualcosa, si tratta di trovare costanza sempre a questo livello. Il mio sogno è finire un giorno tra i primi tre nel mondiale con Aprilia". 

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