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MotoGP, Zarco: "Ducati mi ha sfidato: se sei un uomo vieni ad Aragon con la Darmah"

"Attraverso i Pirenei per 1000km su una 900 SS del 1981: a volte bisogna lasciarsi andare e farsi trasportare dalla propria passione". Martin: "Per crescere come pilota ho bisogno di affrontare sfide sempre nuove"

MotoGP: Zarco: "Ducati mi ha sfidato: se sei un uomo vieni ad Aragon con la Darmah"

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Johan Zarco, attualmente terzo in classifica di campionato con 137 punti, (stretto tra la Suzuki di Joan Mir con 141pt e la Ducati di Bagnaia con 136pt) da vero motociclista spinto dalla passione ha deciso di raggiungere il circuito di Aragon "galoppando" per quasi 1000 chilometri su una Ducati "vintage", la 900 SS Darmah del 1981.

Da chi è nata quest'idea?
"Dal team Ducati, era in programma da mesi, loro sono partiti dall'Italia ma quando ho saputo che sarebbero passati dalle mie parti mi sono detto, perché no? E ho deciso di andare con loro. Inizialmente avrei dovuto usare una multistrada, ma mi hanno sfidato ad utilizzarne una antecedente al 2000. Così gli ho mandato una foto della 900 SS di un mio amico e loro mi hanno detto che se ero un uomo avrei dovuto usare quella.. non potevo certo tirarmi indietro! - ci ha raccontato scherzando il pilota francese di casa Pramac Ducati - è stato un bel viaggio di quasi 1000km, abbiamo attraversato i Pirenei in sella alle moto".

C'è una bella differenza tra quella moto e quella che utilizzi in gara.
"Una differenza immensa, si, ma è stato divertente ed anche rilassante. E' bello ogni tanto potersi semplicemente godere la gioia di guidare su due ruote senza dover spingere ai ritmi di gara a cui sono abituato. Inizialmente ero in apprensione per la moto stessa, mi sono portato dietro una tanica d'olio pensando che ne avrei avuto bisogno ed invece è filato tutto liscio, senza alcun problema, che invece un membro ha avuto con la sua BMW, vergogna su di lui! - aggiunge il francese scherzando -, quando poi siamo arrivati ho ricevuto molti complimenti, non me lo aspettavo ma mi ha fatto piacere".

 

E' stato anche un modo per stemperare la tensione prima della gara?
"Può darsi si, ma più che altro io sono fatto così, quando dico di voler fare qualcosa lo faccio. Non ero sicuro fosse una scelta logica, prima di una gara, ma a volte bisogna anche lasciarsi andare e farsi trasportare dalla propria passione. Con me c'erano Francesco Guidotti, alcuni meccanici ed altri del team di Jorge Martin".

Ed ora siamo qui ad Aragon, al momento sei terzo in classifica, quali sono le tue aspettative?
"Lo scorso weekend a Silverstone non è stato facile, penso di aver sbagliato il Setup della moto. La scelta pensavo fosse logica ma non ha pagato e nel tentativo di sistemare il tutto non siamo riusciti a trovare le soluzioni giuste per la gara. Dobbiamo imparare ad evitare questo tipo di errori e fare bene subito già dalle FP2. Penso che potremmo fare bene, il circuito di Aragon dovrebbe favorirci molto data la potenza delle Ducati".

Martin: parto da zero

Jorge Martin al suo prima anno in classe regina e dopo alcune ottime prove ed una vittoria negli scorsi tracciati, si dice pronto ad affrontare anche il circuito di Aragon.
"Come sempre, partiamo da zero - ha esordito il giovane pilota -, nelle FP1 faremo diverse prove per trovare il Setup giusto per la moto per poi cercare di spingere già dalle FP2".

Abbiamo visto molti piloti della Ducati a Misano di recente, come mai non eri con loro?
"Mi trovavo già a Misano il mese scorso per dei test, ho pensato che non mi servissero altri giri su quel circuito. Per crescere come pilota ho bisogno di affrontare sfide sempre nuove, ed ora è la volta di Aragon".

Che aspettative hai per questa gara?
"Penso che finire tra i primi cinque sia un risultato auspicabile e realistico date le potenzialità della moto, specialmente su un circuito come quello di Aragon".

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