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SBK, Riba: “Kawasaki soffre col motore, non possiamo pensare di essere Ducati”

L’INTERVISTA – “Il taglio dei giri è un handicap. Non possiamo stravolgere il motore, ma forse pensare a una nuova omologazione. Toprak e Yamaha sono cresciuti più di noi, portando Rea al limite e ora bisogna rischiare senza sbagliare”

SBK: Riba: “Kawasaki soffre col motore, non possiamo pensare di essere Ducati”

Johnny Rea arriva alla gara di Magny-Cours dopo due round dal sapore agrodolce. Il vantaggio su Toprak si è annullato e ora è tutto da rifare. Lo sa bene il Cannibale, così come Pere Riba, suo uomo di fiducia all’interno del box Kawasaki.

Alla vigilia del round francese è proprio il capotecnico spagnolo a fare il punto della situazione in casa Kawasaki, spiegando quanto accaduto negli ultimi due round e analizzando l’evoluzione della nuova ZX-10RR.

“Direi che è un Mondiale bello e avvincente – ha esordito il capotecnico di Johnny – dopo Assen molti sostenevano che la lotta iridata fosse finita, invece ci ritroviamo qua in Francia con Toprak e Johnny appaiati in vetta, mentre Scott pochi punti dietro. È una bella sfida e sarà fondamentale commettere meno errori possibili in questa seconda parte di Campionato”.

Pere, cosa è successo tra Most e Navarra?
“Abbiamo dovuto fare i conti con due piste molto particolari, che per la prima volta debuttavano nel Mondiale. Parlo soprattutto di Navarra, dove il nostro pacchetto non si è forse rivelato competitivo come quello dei nostri avversari. Questo aspetto ci ha condizionato e alla fine non siamo riusciti a vincere. Noi però non siamo preoccupati, perché mancano ancora sei round con piste congeniali a Johnny come Barcellona, Jerez e Portimao”.

Quest’anno Kawasaki ha la nuova moto, però il motore sembra essere il punto debole. Condividi?
“Quando lavori allo sviluppo di una nuova moto, l’evoluzione è a 360°, di conseguenza riguarda tutte le componenti. Non posso negare che Kawasaki sta soffrendo col motore, ma nemmeno possiamo metterci a stravolgere la nostra ZX-10RR. Penso che durante l’inverno sia stato fatto un buon lavoro di sviluppo, che ha reso la moto competitiva in diverse aree, il motore rimane però quella componente da migliorare”.

Come?
“Forse facendo una nuova omologazione? Questo non lo so, bisogna parlarne con la Casa, dato che sono i giapponese a decidere come muoversi. Di sicuro non è facile lavorare col motore, perché si tratta di piccoli decimi e, nel caso in cui sbagli, rischi di compromettere quanto di buono fatto in precedenza. Noi stiamo comunque lavorando, ma non possiamo pensare in questo momento di essere come Ducati oppure Yamaha. A parte ciò, la nostra Kawasaki è una moto competitiva e l’abbiamo dimostrato vincendo diverse gare questa stagione”.

I giri motore quanto pensi limitino la vostra moto?
“È senza dubbio un handicap, dato che ci ha condizionato. Noi abbiamo lavorato per tutto l’inverno seguendo una determinata direzione, ma una settimana prima del Mondiale abbiamo dovuto cambiare strada, dato che il taglio ha influenzato molte aree e non è stato semplice ripartire con 500 giri in meno”.  

La Yamaha sembra aver fatto il passo più grande tra tutte le Case. È vero?
“Certo! Toprak e la Yamaha sono cresciuti più di tutti e stanno continuando a progredire. Anche noi stiamo lavorando, ma forse non abbiamo fatto un passo grande come loro. Di sicuro Toprak è in grande forma e Johnny si sta avvicinando al limite per batterlo e provare a vincere questo Mondiale”.

Siete preoccupati per quanto fatto vedere da Toprak e la Yamaha?
“No, perché Johnny ha vinto tante sfide nella sua carriera e ha grande esperienza. Ovvio che Razgatlioglu è un pilota dotato di grande talento e sono convinto che presto vincere un titolo mondiale. Non so se accadrà già quest’anno o il prossimo, ma di sicuro a  lui non manca nulla per arrivare all’obiettivo. Si è cucito su misura la R1, ha un pacchetto altamente competitivo e il suo potenziale è ben evidente per tutti”.

Eri più spaventato nel 2019 con Alvaro o adesso con Toprak?
“Nel 2019 Bautista è partito fortissimo, ma poi è calato lentamente, tanto da rimediare numerose cadute e perdere il titolo. Toprak invece è in costante crescita ed è primo nel Mondiale a pari punti con Rea. Noi faremo di tutto per batterlo, ma non sarà facile, perché il suo pacchetto è davvero forte”.

Pere, ti hanno colpito i botti del mercato: Redding con BMW e Bautista di nuovo in Ducati?
“È un mercato strano. Purtroppo sono estraneo a queste vicende, di conseguenza non posso giudicare. Penso che Scott sia un gran pilota, lo scorso anno è stato in lotta per il titolo e l’ingaggio da parte di BMW conferma quelle che sono le aspettative di vincere da parte della Casa”     

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