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SBK, Magny-Cours: è l’ora della verità per Rea e Kawasaki contro Toprak

Nelle ultime due gare Johnny ha perso tutto il suo vantaggio, ritrovandosi spalle al muro. Adesso serve andare all’attacco, ma in Francia il turco non sarà l’unico uomo da battere

SBK: Magny-Cours: è l’ora della verità per Rea e Kawasaki contro Toprak

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La Superbike riparte da Magny-Cours, un tracciato che negli anni ha riservato non poche sorprese, complici anche le imprevedibili condizioni meteo, capaci spesso di giocare una parte da protagonista. I protagonisti sono però in pista, pronti a darsi battaglia.

È il caso di Johnny Rea e Toprak Razgatlioglu, che arrivano in Francia appaiati in testa al Mondiale. Da una parte il Cannibale, che dopo Assen ha perso il cospicuo margine sugli inseguitori, dall’altra il turco, intenzionato a ribaltare la gerarchie una volta per tutte. Una cosa è comunque certa: dopo due round in cui è stato costretto a soffrire e rincorrere, Rea gioca ora su un terreno amico, che nelle ultime stagioni lo ha visto più volte trionfare e celebrare titoli iridati. Al tempo stesso però non possiamo certo dimenticarci di Razgatlioglu, che proprio sulla pista della Nievre ha centrato due anni fa la sua prima affermazione in Superbike.

A quanto pare il confronto tra i due è serrato e nessuno vuole mollare la presa. Lo sa bene Rea, intenzionato a riprendere il proprio cammino dopo aver incassato il colpo a Most e Navarra. Ne è ancora più consapevole Toprak, chiamato all’operazione sorpasso in sella a una Yamaha che non sembra avere punti deboli.

Occhio però che a Magny-Cours ci saranno anche altri piloti pronti a infilarsi nella bagarre per la vittoria. È il caso di Scott Redding, distante ora soli 38 punti dalla vetta.  C’è infatti anche l’alfiere Aruba a nutrire speranze iridate dopo essersi rilanciato negli ultimi due round. Lo scorso anno Scott debuttò sul tracciato francese e conquistò il successo sul bagnato in Gara 2. Un indizio che la concorrenza non può certo permettersi di sottovalutare, considerando quello che è il potenziale espresso dall’inglese e la sua Panigale V4. A proposito di Ducati, ci aspettiamo poi risposte da parte di Michael Rinaldi, obbligato a rimediare alle recenti delusioni, mentre siamo curiosi di vedere all’opera Andrea Locatelli, impegnato con la R1 su una pista dove mai prima d’ora ha girato. Il bergamasco è ormai diventato una certezza e siamo convinti abbia tutte le carte giuste per rimanere attaccato ai primi della classe.

Infine sarebbe interessante ritrovare Garrett Gerloff. Dopo i fatti di Assen, l’americano è completamente sparito dai radar. Questa sembra quindi essere l’occasione giusta per tornare a comparire. In un Mondiale imprevedibile come questo, ritrovarsi un alleato in casa non sarebbe certo male.  

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