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MotoGP, Martin: “Ho tagliato per trovarmi in una posizione migliore per la pole”

“Davanti a me c’era Márquez, pensavo che mettermi dietro di lui potesse essere la posizione migliore per l’ultimo giro. Marc invece ha cercato di mettersi dietro di me all’inizio delle prove, poi mi ha ringraziato con un  cenno"

MotoGP: Martin: “Ho tagliato per trovarmi in una posizione migliore per la pole”

di Mattia Fundarò

Prima l’incredulità per un crono spaventoso, poi la consapevolezza che l’1.58.008 era frutto di un taglio. Nonostante tutto, Jorge Martin continua a convincere tutti a suon di ottime prestazioni e anche questo quarto posto ottenuto in qualifica è la testimonianza di un momento positivo per il rookie spagnolo che si gode il momento puntando a qualcosa di più in vista della gara di domani.

“Ho tagliato la curva perché volevo trovarmi in una buona posizione, davanti a me ho visto Márquez e ho pensato che mettermi dietro di lui potesse essere la posizione migliore per l’ultimo giro”– ha raccontato Martin – Ho subito capito che non avevo conquistato la pole position, ma non sapevo in che posizione avevo terminato. Chiudere quarto è un buon risultato, penso che il passo sia buono e che si possa lottare per il podio domani. Nelle FP4 ho montato delle gomme che avevano molti giri e dunque trovarmi indietro in classifica è normale, in ogni caso ho fatto vedere il ritmo che ho. A dirla tutta quasi tutti hanno messo gomme nuove. Sono fiducioso per domani, mi sento benissimo con la gomma nuova”.

Ti abbiamo visto ridere e scherzare con gli altri piloti, che cosa vi siete detti al parco chiuso?

“Sì, mi sono divertito al parco chiuso, non appena sono arrivato ho detto che non era mia la pole e che era necessario rivedere il giro. Volevo tornare ai box, ma mi hanno fermato perché sono stato il miglior pilota indipendente. Ho parlato con Fabio e con Pecco e loro si sono messi a ridere dicendomi che non era possibile fare un giro così veloce. In ogni caso, sono vicino a loro, a un decimo di distanza, penso che siamo messi bene”.

Dopo la vittoria in Stiria hai detto di aver sentito della stanchezza verso la fine della gara a causa degli infortuni di inizio stagione, a che punto sei con la tua condizione fisica? Ti senti al 100% considerando che questa è una pista che richiede molto fisicamente?

“Mi sentivo al 100% prima del weekend, ora sto facendo un po’ fatica, come ad Assen. Ho un po’ paura, perché là mi sono dovuto ritirare per via di una tendinite ai bicipiti e sento ancora di soffrire la stessa cosa. Sicuramente le cose stanno andando meglio, ma dovrò lavorare per domani perché la gara è lunga e spero non possa crearmi dei problemi. Mi manca un po’ di forza e devo compensare con altri muscoli”.

In Qatar e al Red Bull Ring, due piste diverse da questa, sei stato veloce: ti diverte di più guidare su una pista come quella di Spielberg o su un circuito come Silverstone?

“Penso che questa sia più bella, ci sono più curve, è veloce e puoi sfruttare al massimo la potenza, ma penso di essermi divertito di più in Austria perché ero più veloce. Però mi sto divertendo anche qui perché sono nelle prime 4-5 posizioni. Diciamo che alla fine ti diverti in base alla posizione in classifica”.

Qatar e Spielberg erano piste sulle quali puntavi perché pensavi di poter essere veloce, ma lo sei anche qui a Silverstone: credi che sia frutto di un miglioramento che hai fatto oppure questo è il tuo vero livello?

“Al Sachsenring sono partito settimo ma potevo lottare per la prima fila, ad Assen ero velocissimo ma nelle FP3 ho avuto dei problemi. Sono quasi sempre stato veloce, mi sto abituando alla moto e mi sento piuttosto competitivo. Penso mi serva solo un po’ di esperienza per il finale di gara e per questo aspetto sto lavorando nelle FP4 con gomme usate, per cercare di capire come lavora l’elettronica. In realtà anche a Silverstone solitamente sono veloce, lo sono stato in passato, spero di poter essere competitivo anche su altre piste, sarebbe importante per me. Venire comunque qua a Silverstone, dopo le gare in Austria, ed essere veloci è positivo”.

Hai detto di aver parlato con gli altri piloti al parco chiuso, ma cosa ti ha detto il team perché loro sono stati increduli per qualche minuto e come vedi la lotta per la vittoria di domani?

“Ci siamo fatti una risata, alla fine sono quarto ed è una buona posizione, loro sono rimasti un po’ impressionati. Era logico, avevo un secondo di vantaggio ed era un po’ irreale come risultato. Per me però era chiarissimo, non ho festeggiato perché sapevo c’era qualcosa che non andava. Per la vittoria vedo Fabio molto forte ma è difficile dirlo perché nelle FP4 hanno girato tutti con gomma nuova. Io sul giro secco sono competitivo e non mi trovo male con gomma usata, ma non posso lottare per la vittoria. C’è Fabio, poi vedo Pecco, Aleix, Márquez, Miller, noi lotteremo per il podio. Pol partirà primo ma vedendo il ritmo penso che soffrirà nel finale”.

Ogni volta capire le FP4 è difficile, Miller ci ha spiegato come Ducati tratta le gomme. Lui ha provato la dura e l’ha scartata perché il primo giro con quella è come stare sul ghiaccio. Immagino che anche tu non la userai: la gomma media Jack dice che è necessario usarla senza forzare il ritmo, sei d’accordo in vista di domani?

“Vedendo le FP4 lui al 5° giro ha fatto lo stesso tempo che ho ottenuto io al 22° giro con la gomma media, è chiaro che la dura non sarà la gomma di domani. Per me è chiaro che la gomma da usare domani è la media, ho dubbi con lo pneumatico davanti ma ho lavorato soprattutto con la gomma usata”.

Márquez ha detto di averti visto velocissimo in Austria ma che avrebbe voluto vederti su un altro circuito come Silverstone per avere delle conferme e per capire se puoi essere un candidato al titolo nel 2022. Stai crescendo in maniera costante?

“Credo di sì. Oggi Marc ha cercato di mettersi dietro di me all’inizio delle prove, credo fosse un segnale. Ma dovete chiedere a lui come mi ha visto oggi, dopo essersi messo dietro di me mi ha ringraziato con un cenno. Io non ho problemi, non ho bisogno di mettermi dietro a qualcun altro, oggi ho voluto seguire qualcuno per provare a lottare per la pole, ma anche andando da solo sono capace di fare ottimi tempi. Dopo l’Austria avevamo tutti dei dubbi e volevamo vedere come sarebbe andata qui, è una pista diversa, non ci sono staccate difficili ma sto sempre tra i primi 4-5 ed è molto positivo per me, più che fare un’altra pole. Vedo volta per volta e per ora sta andando tutto bene”.

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