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MotoGP, Dixon: “Cadere in FP3 non è stato l’ideale ma mi sono divertito tantissimo”

“Non volevo cadere ma mi ha aiutato a prepararmi, devo migliorare in frenata e nella piega in curva. 2.00.8 con 60 giri? Non è male”

MotoGP: Dixon: “Cadere in FP3 non è stato l’ideale ma mi sono divertito tantissimo”

di Mattia Fundarò

Continua il weekend da sogno di Jake Dixon, che nel secondo giorno in sella alla M1 è stato capace di togliere quasi due secondi al miglior tempo ottenuto ieri. Un processo di apprendimento che ha subito un intoppo nel corso delle FP3 del mattino con una scivolata che non ne ha però intaccato la fiducia e che gli ha permesso di capire dove migliorare e quali errori non commettere più.

Sinceramente l’inizio di oggi non è stato facile, non è stato l’ideale cadere in FP3, è stato un mio errore ma può succedere quando non hai molto tempo per imparare e devi spingere al limite e capire le gomme nel minor tempo possibile. Non è stato il massimo ma è andata bene, mi sono divertito e la curva di apprendimento è stata enorme - ha raccontato l’inglese - Non volevo cadere e non penso che il team volesse una mia caduta ma penso che mi sia servito per capire il limite delle gomme. È stato un mio errore, mi scuso con il team, ma sicuramente mi ha aiutato a prepararmi, ci ho messo un paio di giri a riprendere fiducia, da lì non ho avuto problemi”.

Hai la velocità massima minore tra le moto in pista, il team ti ha detto quanto tempo perdi in rettilineo?

“Ho tante altre cose di cui preoccuparmi prima di capire quanto perdo sui rettilinei. Non ne abbiamo parlato sinceramente. Per ora mi serve imparare il più possibile. Immagina di dire a qualcuno di avere 60 giri a disposizione e che in quei giri deve andare il più veloce possibile dovendosi confrontare con altri piloti che vanno velocissimi e che hanno più tempo per guidare la loro moto. Non è facile, con il tempo e che con una buona opportunità non metto in dubbio che sarei capace di fare un ottimo lavoro, come vedete non sono lontano su un giro di 2 minuti”.

Qual è stato l’errore che ha causato la tua caduta?

“Un’area dove devo migliorare è la parte centrale della frenata. Il mio punto di frenata è lo stesso di Fabio e di tutti gli altri ma non freno abbastanza e non decelero a sufficienza ed è successo questo. Ho frenato tardi, non ho decelerato a sufficienza, ho portato troppo freno sugli avvallamenti e alla fine sono caduto, sfortunatamente”.

Ci vuole una capacità mentale enorme per guidare una di queste moto per diversi giri: sarà una sfida per te mantenere la concentrazione e non friggerti il cervello per 20 giri?

“Come hai visto nelle FP4 il passo è più lento, sono riuscito a stare più vicino agli altri e per un po’ sono stato davanti a Cal e a un paio di piloti. In gara sarà difficile non farsi prendere dall’eccitazione, sarà utile non far spinnare e surriscaldare il posteriore perché penso sia una cosa importante su queste moto. Proverò a stare con il gruppo il più possibile e a non usare troppo il posteriore, non ho fatto molti giri su queste gomme e non è facile correre contro questi piloti e non usare troppo le gomme”.

Hai detto che devi migliorare in frenata, ma rispetto a ieri dove sei migliorato di più?

“In frenata sono migliorato, devo crescere sulla piega in curva ed è strano da dire con moto grosse come questa, ma l’angolo che si può raggiungere è incredibile e più hai angolo più riesci a far girare la moto. Sono piccole cose, ma i dettagli fanno sempre una grossa differenza, specialmente qui dove ci sono curvoni. Quando pieghi tanto con questa Yamaha la moto curva tantissimo”.

Hai più sofferto o ti sei più divertito sulla moto?

Mi sto divertendo tantissimo, speravo di poter avere altro tempo sulla moto e spero di poter essere un pilota MotoGP a tempo pieno, ma non ho questa fortuna. Però penso di aver fatto un ottimo lavoro oggi, posso darmi una pacca sulla spalla e posso dire che fare 2.00.8 con soli 60 giri non è male, mi sono divertito parecchio”.

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