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MotoGP, Bastianini: "In Austria una vite molto usurata mi ha rovinato la gara"

Enea ha spiegato perché aveva perso la carena al Red Bull Ring. Marini: "Mi sono preparato a Silverstone studiando le gare del passato"

MotoGP: Bastianini:

Passate poco meno di due settimane dal Gran Premio d’Austria in quel del Red Bull Ring, Enea Bastianini sta ancora smaltendo la delusione relativa allo sfortunato epilogo della gara che lo ha visto ritirarsi anzitempo in virtù di un singolare episodio, un danno strutturale alla parte sinistra della carena della propria Desmosedici. 

Una clip, una vite di fissaggio molto usurata si è allentata e, trovandomi in pieno rettilineo a oltre 300 km/h, la carena della moto è letteralmente volata via - ha spiegato - Un problema di lieve entità che, tuttavia, ha compromesso totalmente la mia corsa. Adesso stiamo pensando a questo fine settimana, Silverstone mi piace un sacco, anche se non ci corro addirittura dal 2018. Si tratterà della mia primissima volta a bordo di moto grandi considerato che non avuto riferimenti neanche in Moto2 dopo il mio infortunio nel 2019 e l’assenza forzata del 2020.

All’esordito assoluto nella classe regina, fino a questo momento il portacolori Avintia Esponsarama ha totalizzato 31 punti in campionato. Un bottino più che positivo, nonostante prestazioni altalenanti nel tratto centrale della stagione.

“Abbiamo cominciato col piglio giusto, dopodiché abbiamo sofferto più del previsto, specie dal Mugello in avanti.  Va detto che nel mezzo si è andati in piste non propriamente congeniali alla Ducati, soprattutto per me che sono un debuttante. In Austria, invece, non siamo riusciti a sfruttare il nostro reale potenziale, in condizioni normali penso che avrei portato a casa un ottimo risultato”, ha concluso.

Marini: "Silverstone è la pista più difficile per un debuttante"

Reduce dal brillante quinto posto austriaco, miglior piazzamento del 2021 fin qui,  anche Luca Marini è pronto a buttarsi a capofitto sul week-end di Silverstone. Di rientro nel Motomondiale posteriormente all’assenza del 2020 complice l’emergenza COVID-19, rappresenta un nuovo banco di prova per il pilota di Urbino, nella speranza di dare seguito al personale processo di maturazione.

“Sono davvero contento del risultato centrato in Austria, giungiamo nel Regno Unito con parecchia carica positiva. A Silverstone ci sono curve di vario genere e dalle differenti impostazioni, inoltre è veramente lungo - ha ammesso - immagino sia il tracciato più complesso del calendario per un debuttante come me. Essendo totalmente opposto rispetto al Red Bull Ring, dovremo adattare al meglio il set up della moto. Stiamo lavorando bene, l’obbiettivo primario è continuare a crescere”.

Oggigiorno per apprendere nel dettaglio un circuito si utilizza in modo massiccio la realtà virtuale, tuttavia, il portacolori SKY VR46 Avintia si è focalizzato principalmente sui filmati, una decisione frutto delle precedenti esperienze nella classe di mezzo.

“Giocare alla Playstation è un modo corretto per prendere confidenza con una pista che non conosci, ad esempio il Mandalika in Indonesia. Qui però ho gareggiato fino a due anni fa in Moto2, per cui sono a conoscenza dei pregi e difetti di Silverstone. Affrontarlo in sella ad una MotoGP sarà diverso, in tal senso nei giorni scorsi ho analizzato numerosi onboard e le gare del passato. Vedremo cosà accadrà da domani, quando guidi una moto le sensazioni e percezioni non sono le stesse di quando guardi un video.

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