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Yamaha R9: nuovi indizi confermano il debutto imminente

La carenata tricilindrica di Iwata è ormai più di una suggestione: Yamaha ha depositato nuovi documenti in tutto il mondo. Si attende solo l’esordio sul mercato

Moto - News: Yamaha R9: nuovi indizi confermano il debutto imminente

Nuovi indizi vengono a galla su quella che ormai è a tutti gli effetti una spy-story motociclistica che vede protagonista la Yamaha R9. Abbiamo seguito tutte le tappe della storia del nuovo, ormai praticamente certo, modello giapponese e con il passare delle settimane si vanno delineando i dettagli del suo esordio sul mercato mondiale.

R9 alla conquista del mondo!

L’ultimo tassello del mosaico R9 riguarda la documentazione sui diritti d’utilizzo del nome, depositati simultaneamente in Europa, Australia, Nuova Zelanda, Stati Uniti e Regno Unito per la sigla “R9”, mentre nelle Filippine è stato depositato il nome “YZF-R9”. Più che un indizio un prova dei piani di mercato di Yamaha, che intende lanciare la sua prossima carenata in molti mercati, non solo occidentali.

L’anello mancante

Con l’esclusione della YZF-R6 dalla gamma delle sportive stradali di Yamaha, passo laterale necessario per proseguire la storia di una delle sportive medie più amate della storia che però non è più in linea con le normative antinquinamento, al momento il ventaglio delle carenate di Yamaha vede un vero e proprio sbilanciamento verso il basso. Si parte con la YZF-R125 e YZF-R3, dedicate rispettivamente a 16enni e neofiti, poi c’è la nuova R7 che con i suoi 73 CV non può certo ambire a rimpiazzare l’adrenalinica YZF-R6 e infine si arriva ai 200 CV della YZF-R1. Ecco la R9 e il suo CP3 da 119 CV rappresenterebbe la congiunzione perfetta tra i modelli entry-level e il top di gamma.

Dalla costola della SP

Come abbiamo scritto più volte non è difficile immaginare la genesi della R9: come già successo per la R7 e come succede da più generazioni per le R più piccole, la via maestra della linea di produzione la detterà la piattaforma delle hyper-naked, in questo caso la MT-09. Rivoluzionata nel 2021, ora la nuda di Iwata è leggera (189 kg in ordine di marcia) e ancora più potente con i suoi 119 CV. Numeri perfetti per la R9, che magari potrebbe guadagnare la ciclistica più appuntita della MT-09 SP, con il reparto sospensioni marchiato Ohlins, sapendo di dover cedere qualche kg sulla bilancia a causa delle sovrastrutture.

Le linee? Neanche a dirlo saranno simili se non identiche a quelle della R7, per aumentare il family-feeling visto che anche la futura R3 avrà lo stesso look. L’ultima incognita riguarda il prezzo: MT-09 e MT-09 SP costano rispettivamente 9.499 e 11.199 euro. Se la R9 riuscirà ad accostarsi al prezzo della SP sarà, sin dal suo esordio, l’anti-Aprilia RS 660.

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