Alla stagione d’esordio in MotoGP, senza dubbio Luca Marini ha vissuto la parte iniziale di week-end più positiva fino a questo momento. A suo agio già nella FP1 del venerdì, nella terza sessione di prove libere odierna aveva colto una pregevole 12esima posizione, distante una manciata di millesimi dal decimo posto valido per accedere alla Q2. Per sua sfortuna, durante le qualifiche del pomeriggio qualcosa non ha funzionato.
“Questa mattina ho cominciato col giusto piglio, il feeling generale era ottimo, il gap dalla top-10 ammontava a meno di un decimo. Nel pomeriggio, invece, ho avuto sensazioni differenti, infatti non sono stato molto veloce nella FP4 - ha ammesso - in qualifica le cose sono leggermente migliorate, purtroppo un pilota in fase di rallentamento ha danneggiato il mio secondo tentativo, rimanendo in piena traiettoria. Inoltre, per colpa sua, non ho potuto effettuare neanche un ulteriore giro, prendendo per pochi secondi la bandiera a scacchi”.
Dati alla mano, il portacolori dello SKY VR46 Avintia ha siglato il personale best lap della sessione in 1’23”834 (17esima posizione), tre decimi circa peggio di quanto fatto in mattinata.
“Nella FP3 le basse temperature hanno consentito a tutti noi di stampare tempi significativi. Mentre in QP, tendenzialmente, la gomma nuova consente di limare il precedente crono quasi di mezzo secondo. Quindi penso che un 1’23”5 fosse possibile. Magari non sarei entrato in Q2, ma avrei potuto ottenere un piazzamento intorno alla quarta-quinta posizione della Q1”.
Stando alle proprie dichiarazioni, uno dei colleghi si è frapposto tra lui e Miguel Oliveira, che rivestiva il ruolo di lepre designata dal 24enne.
“Con la squadra stiamo compiendo dei passi in avanti sulla strategia delle qualifiche, non a caso quest’oggi mi sono trovato in scia ad Oliveira che poi è riuscito a passare il turno. Si trattava del treno giusto, però un pilota si è messo nel mezzo, non mi sento di fare nomi - ha precisato - sono i classici scenari ingestibili dovuti all’importanza di avere un riferimento difronte a sé stessi, mi auguro che vengano presi dei provvedimenti”.
Bastianini: “Ho rischiato di finire a terra a oltre 300 km/h”
Fino a qualche minuto dal termine della Q1, Enea Bastianini stava assaporando il passaggio del turno, consapevole del secondo tempo assoluto messo a referto. Sembrava un’impresa fatta, tuttavia, un improvviso comportamento anomalo della propria Desmosedici ha mandato in fumo i sogni di gloria.
“La moto saltellava in modo vistoso, dobbiamo capire il motivo. Per questa ragione, nel secondo run non sono stato in grado di inanellare neanche un singolo giro degno di nota. Mi dispiace perché avevamo il potenziale per stare più avanti. Avevo segnato un interessante 1’23”7 con la hard all’anteriore e, grazie ai pregi della media, reputavo la Q2 un obbiettivo assolutamente alla portata”.
Il Campione del mondo Moto2 in carica non nega di aver trascorso attimi di estrema paura, specie in uno dei punti maggiormente veloci del tracciato austriaco.
“Ho accusato un sacco di sbacchettamenti in ingresso di curva due, ho rischiato di cadere a oltre 300 km/h - ha proseguito - non so se dipende dagli pneumatici, quando sono rientrato ai box sembravano ben bilanciate. Spero di no, a breve avrò maggiori informazioni a riguardo".
L’alfiere Avintia Esponsarama si è dovuto accontentare della 15esima posizione. Domani sarà costretto a risalire la china sulla stessa falsariga del buon Gran Premio di Stiria.
“Parto cinque posizioni davanti rispetto alla scorsa settimana, però non è semplice ogni volta rimontare dalle retrovie. Dovrò fare una buona partenza, nella FP4 ho dimostrato di avere il ritmo per potermela giocare”, ha concluso.