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MotoGP, Addio Petronas: e ora rischia anche il team B della Yamaha

Una politica Yamaha poco lungimirante, ancorata a vecchi schemi sancisce la fine della partnership con lo sponsor petrolifero e crea un potenziale rischio al team satellite della casa di Iwata: potrebbe anche sparire

MotoGP: Addio Petronas: e ora rischia anche il team B della Yamaha

Tanto tuonò che piovve. Questa mattina dal circuito di Sepang è arrivato il comunicato che conferma l’uscita di Petronas dal team.
Petronas è stato title sponsor anche in Moto3 e Moto2, dal 2018.

La conferma è arrivata dal Ceo di Sepang, Azhan Shafriman Hanif che, com’è consuetudine, ha ringraziato i munifici finanziatori anticipando ulteriori comunicazioni in occasione del prossimo GP, a Silverstone.

“SIC vuole ringraziare Petronas per l’incredibile supporto ricevuto durante la nostra partnership ed il viaggio che abbiamo compiuto assieme. Rispettiamo la decisione di Petronas ed abbiamo deciso assieme che questa partnership sia giunta al suo compimento, raggiungendo gli obiettivi che ci eravamo prefissati. Abbiamo vissuto una relazione piena di significati, conquistando grandi risultati e con bellissimi ricordi con la squadra. Credo che questa non sia la fine della nostra collaborazione nel Motorsport perché continueremo il nostro viaggio alla scoperta di talenti malesi nel Motorsport.  SIC è orgogliosa di essere stata coinvolta nella costruzione di un team che ha superato ogni aspettativa con le sue prestazioni. Auguriamo il meglio alla squadra per la sua evoluzione sotto una nuova identità”.

“Abbiamo iniziato questa collaborazione per il Team SIC per mostrare le nostre capacità nella ricerca e sviluppo e siamo orgogliosi che Petronas sia stata fondamentale per costruire lo status del team come contendente per il titolo - ha aggiunto Dati Anita Abdul Aziz, responsabile della comunicazione di Petronas - Assieme, abbiamo creato alcuni momenti memorabili nello sport, che dimostrano che siamo stati in grado di raggiungere gli obiettivi prefissati e che ci hanno convinti che questa partnership sia giunta alla conclusione. Da parte di Petronas, vogliamo esprimere la nostra gratitudine a SIC per gli sforzi fatti per garantire il successo di questa partnership”.

La realtà, probabilmente è diversa perché al netto dei successi di Fabio Quartararo e Franco Morbidelli la squadra non è sembrata avere una sua propria autonomia. E questo divorzio forse è frutto di una certa sudditanza nei confronti della Yamaha.

Dopo i successi del 2020, con 6 Gran Premi vinti, è stato assolutamente inaccettabile che Morbidelli sia stato equipaggiato di una M1 Spec-B, e la giustificazione che ciò è quanto era stato richiesto (e pagato) da Petronas è egualmente fuori dal mondo.

Tutta l’operazione - compreso lo scambio Quartararo-Rossi - è sembrato essere più che accettato, sopportato da Petronas, e poiché parliamo di uno sponsor importante, ancora più incomprensibile.

Sic transit gloria mundi, si potrebbe dire in questo momento. Se non fosse che la mancanza di alternative per un team che a questo punto rimarrà probabilmente solo nelle mani di Stigefelt e Razali, senza piloti e con Yamaha Spec-B non fa bene a nessuno, casa giapponese compresa.

Sarebbe il caso che la Yamaha rivedesse le sue strategie, anche nella gestione del suo team interno, perché Ducati e KTM non dormono, come dimostra la loro politica sui giovani.

Fuori Jorge Lorenzo, inevitabilmente invecchiato Valentino Rossi, non ci sembra che Yamaha si stia dimostrando molto lungimirante.

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