Danilo Petrucci è stato scaricato in malo modo da KTM durante il fine settimana del Gran Premio di Stiria. Un comunicato stampa teso ad ufficializzare l'ingaggio di Fernandez in Tech3 per il 2022 è stato diramato mentre Danilo era in pista per le qualifiche della MotoGP, senza che prima fosse stato avvisato dal management. Un comportamento poco signorile da parte della Casa austriaca, che tra l'altro ha anche tradito le parole di Pit Beirer, responsabile per l'attività sportiva del marchio.
Beirer aveva infatto fatto intendere più volte che qualsiasi decisione sarebbe stata presa dopo la doppia trasferta austriaca, ma la realtà è stata ben diversa e le dichiarazioni rilasciate da Pierer ai colleghi di Speedweek onestamente lasciano perplessi. Secondo quanto riportato, l'amministratore delegato del gruppo austriaco avrebbe offerto una chance per correre nel 2022 in off-road a Danilo, lasciando libero sfogo ad una passione che il pilota non ha mai nascosto, ma che forse intende abbracciare più avanti nella propria carriera.
"Danilo è un ragazzo incredibilmente simpatico - ha dichiarato Pierer - ecco perché vogliamo tenerlo. Ha ricevuto un'offerta da me sabato sera. Potrebbe correre per noi la Dakar in Arabia Saudita nel 2022. All'inizio non mi credeva! La sua moto sarebbe marchiata con i colori Tech3. Partecipare alla Dakar è sempre stato il suo desiderio, ce lo ha sempre detto. Con un progetto come questo, abbiamo alcune possibilità con lui in termini di marketing e distribuzione in Italia. Sarebbe una super storia di marketing. Non lasceremo che Danilo se ne vada. Lo diremo al nostro manager del fuoristrada Robert Jonas, abbiamo bisogno di un quarto pilota Dakar comunque per il nostro accordo con Red Bull e Danilo potrebbe esserlo".
Stefan Pierer ha anche chiarito che qualsiasi chance di vederlo con KTM nel ruolo di tester non esiste, viste le conferme di Pedrosa e Kallio.
"Abbiamo confermato Pedrosa e Kallio per il 2022. Danilo è sfortunato, perché con i suoi 184 cm di altezza è troppo alto per la MotoGP di oggi".
Questa dichiarazione può essere accolta in diversi modi. Da un lato, KTM parrebbe voler compiere un gesto elegante, manifestando la voglia di tenere Petrucci in 'famiglia'. Dall'altra però queste appaiono briciole rispetto alle parole spese da Beirer, che più volte ha elogiato Danilo salvo poi licenziarlo in modo abbastanza brutale. Per Petrucci le porte in MotoGP appaiono blindate al momento.
Aprilia si è accordata con Vinales, mentre in Petronas non c'è spazio per piloti 'esperti' dopo la parentesi (quasi disastrosa) targata Valentino Rossi. La squadra Yamaha vuole far crescere giovani talenti, quindi non c'è posto per un veterano come Danilo, che in realtà avrebbe ancora tanto da offrire in MotoGP. Un'altra strada percorribile sarebbe ovviamente quella che porterebbe Danilo in SBK, magari come ufficiale Ducati. Un ritorno del figliol prodigo da un certo punto di vista, ma in questo momento messo fortemente in discussione dopo la vittoria di Redding a Most, che ha rilanciato le quotazioni del britannico. Se la volontà di Danilo dovesse essere quella di approdare in SBK, di certo non avrebbe eccessiva difficoltà a trovare una sella competitiva.
Se d'altra parte dovesse davvero dire basta con la velocità su pista per dedicarsi all'off-road, saprebbe di poter costruire una partnership importante con KTM. Come si dice a volte in maniera impropria: non esistono problemi, solo opportunità.