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MotoGP, Martin e Ducati tornano sul luogo del 'delitto', il difficile è ripetersi

Nelle doppie gare sullo stesso circuito fin qui disputate solo Quartararo è riuscito a imporsi per due domeniche di seguito: lo scorso anno a Jerez

MotoGP: Martin e Ducati tornano sul luogo del 'delitto', il difficile è ripetersi

La vittoria di Jorge Martin al Red Bull Ring è ancora vivida nella mente, ma bisogna voltare pagina e pensare già al GP di Stiria che inizierà venerdì. Le due gare consecutive sullo stesso circuito sono state introdotte lo scorso anno a causa dell’emergenza Covid e non entusiasmano particolarmente i piloti, ma di questi tempi bisogna fare di necessità virtù. Anche perché, al momento, i doppi appuntamenti sono stati ridotti al minimo in questa stagione.

Si potrebbe pensare che una seconda gara sullo stesso circuito a distanza di una manciata di giorni possa riservare poche sorprese, ma così non è, o almeno non lo è stato. Logicamente tutti i piloti hanno il tempo per sistemare al meglio le proprie moto, quindi i distacchi si minimizzano, ma dall’altra parte le condizioni potrebbero cambiare e riaprire ogni cosa.

Dallo scorso anno a oggi, si sono disputate 5 gare back-to-back (come le chiamano gli inglesi) e solo in una occasione c’è stato lo stesso vincitore in entrambi gli appuntamenti. È stata a Jerez lo scorso anno, quando Quartararo era riuscito a imporsi in entrambe le domeniche, un caso isolato, ma più successo.

In Austria, sempre nel 2020, la prima gara la vinse Dovizioso mentre la seconda Oliveira, a Misano fu Morbidelli a fare centro per primo, mentre Vinales fu primo nel GP seguente. Stessa storia ad Aragon e Valencia, con Rins e Mir a vincere la prima gara e Franco la seconda in entrambe le occasioni. L’unica doppietta del 2021 è stata in Qatar e ha visto imporsi Vinales prima e Quartararo dopo.

Nonostante l’alternanza di vincitori, c’è un aspetto che salta all’occhio: in caso di due gare consecutive hanno avuto la meglio sempre moto con la stessa architettura per quando riguarda il motore. Lo scorso anno in Austria aveva vinto prima una Ducati  poi una KTM, due V4, negli altri casi si sono imposte o due Yamaha, o una Yamaha e una Suzuki, entrambe con un 4 cilindri in linea.

Seguendo questa logica, domenica dovrebbe vincere o una Ducati, o una KTM, o una Honda. Il condizionale è d’obbligo perché (fortunatamente) in MotoGP i colpi di scena sono sempre dietro l’angolo e nello sport le statistiche esistono solamente per essere smentite.

Detto questo, Ducati avrà comunque un’altra grossa possibilità di imporsi e non solo con Martin, che arriverà al GP d’Austria comunque galvanizzato dalla recente vittoria. Bagnaia aveva fatto vedere di avere il passo giusto dopo la prima partenza, Miller e Zarco non erano troppo distanti dai migliori e qualche giorno in più di prove potrebbe servire loro.

Al momento la classifica non fa sorridere gli uomini in rosso, con Johann a 40 punti da Fabio, Pecco a 58 e Jack a 72. Il GP d’Austria si correrà a Ferragosto, fin troppo facile dire che potrebbe già essere l’ultima spiaggia per la Ducati.

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