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MotoGP, AAA - Pilota cercasi, magari due. Petronas pensa a Gerloff e Lecuona

I veterani sono tagliati fuori, in MotoGP Lecuona ha una chance, mentre Gerloff è ancora una carta da giocare. Arbolino unico vero jolly dalla Moto2, con il placet di Quartararo 

MotoGP: AAA - Pilota cercasi, magari due. Petronas pensa a Gerloff e Lecuona

Siamo al dieci agosto del 2021 e il Team Petronas Yamaha non ha ancora ufficializzato nessuno dei due piloti che schiererà in pista nel 2022. Stiamo parlando della squadra che ha lanciato Fabio Quartararo nel mondiale nel 2019 e che nel 2020 ha raccolto sette successi di tappa consentendo a Franco Morbidelli di chiudere da vicecampione del mondo la stagione. Una squadra con a disposizione le Yamaha M1, che si tratti di Spec-A oppure di Spec-B, stiamo sempre parlando di due tra le migliori moto del lotto.

Eppure la situazione è questa e con lo scorrere inesorabile del tempo, lo scenario diventa sempre più complesso per Razali & Co. Un effetto domino scatenato dalla volontà di Vinales di separarsi con Yamaha, che ha favorito il passaggio di Morbidelli nel Team factory per il 2022 ed è poi stato in un certo modo amplificato dal ritiro di Valentino Rossi, che probabilmente, se avesse voluto, avrebbe potuto continuare per un’altra stagione con la squadra malese. Il timing dei due episodi ha però messo parzialmente fuori gioco la squadra per quanto riguarda i nomi ‘forti’ del mercato piloti. 

La KTM ha messo sotto contratto Gardner e Fernandez, mentre il terzo in classifica, ovvero Marco Bezzecchi, finirà molto probabilmente sulla Ducati del Team VR46, portando avanti un percorso che era stato pensato proprio per accompagnare i talenti dalla Moto3 fino alla MotoGP. Un altro pilota di talento che ha già trovato posto in MotoGP per il 2022 è Fabio Di Giannantonio, accasato con Gresini e Ducati. 

In Moto2 il nome interessante è quello di Arbolino, grande amico di Quartararo

Quindi dove può pescare Petronas per trovare piloti di talento e con esperienza? Dalla Moto2 l’unico nome che potrebbe davvero rivelarsi interessante è quello di Tony Arbolino, che ancora non ha forse trovato del tutto la propria dimensione nella middle class, ma di certo non manca in talento. La chance della MotoGP potrebbe arrivare prima del previsto per Arbolino, che tra l’altro è un grande amico di Fabio Quartararo e che a quanto ci risulta ha incassato anche il sostegno del francese per questa promozione in seno a Yamaha. 

Altra possibilità, confermata, più volte da Razali, è quella di promuovere Dixon dalla Moto2. Jake è già nella famiglia Petronas, ma il problema è che non sta ottenendo risultati di rilievo nella classe intermedia.

L’unico altro giardino in cui Yamaha potrebbe guardare è la SBK, ma Jonathan Rea si è tolto di mezzo da solo confermando di non voler passare in MotoGP ma di preferire chiudere la carriera in SBK da re. C’era poi la strada americana che avrebbe portato a Garrett Gerloff, solo che l’americano ha firmato un contratto per restare in SBK anche nel 2022. Ma con chi ha firmato questo contratto l’americano? Proprio con Yamaha, quindi sarebbe davvero così complesso ‘promuoverlo’ in MotoGP? Avere un pilota americano in griglia farebbe comodo a tutti, soprattutto a Dorna che ha bisogno di un pilota di lingua anglofona e che al momento sarebbe anche alla ricerca di un erede di Crutchlow. 

Ma restando in MotoGP, ci sono anche altri piloti che potrebbero interessare a Yamaha ed a Petronas. Andrea Dovizioso non è tra questi, come Razali ha già detto e neanche Danilo Petrucci rientra nei piani del team malese. Eppure c'è un altro pilota nell’attuale schieramento della MotoGP che potrebbe risultare essere molto interessante per la Casa di Iwata e ci riferiamo a Iker Lecuona. 

Lecuona è in partita. Giovane ma esperto

Lo spagnolo è stato letteralmente proiettato in MotoGP senza un’adeguata preparazione, ma se guardiamo alle sue prestazioni nel complesso, non sono state affatto disastrose. Ha mostrato di essere molto veloce sul bagnato, è giovane ed ha il vantaggio di conoscere campionato e piste. La Yamaha è poi una moto decisamente più facile della KTM, quindi aver passato quasi due anni in sella alla moto austriaca potrebbe aver preparato Iker al passaggio ad un prototipo più amichevole da portare al limite con maggiore facilità. 

La M1 è nota per essere una moto in grado di far percepire nitidamente il limite al pilota, dunque lo spagnolo si troverebbe in una situazione tecnica diversa che forse si sposerebbe meglio con la sua formazione da pilota. Le strade non sono insomma tante, le moto libere due ed il numero di piloti interessanti e disponibili tenderà ad assottigliarsi nelle prossime settimane. Yamaha deve prendere una decisione e deve farlo velocemente. 


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