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MotoGP, Raul Fernandez: "Nel 2022 sarò dove avrei voluto? No"

Lo spagnolo non è contento del passaggio in MotoGP nel team Tech3 annunciato ieri e lo ha confessato in un'intervista a Dazn

MotoGP: Raul Fernandez: "Nel 2022 sarò dove avrei voluto? No"

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Il passaggio di Raul Fernandez in MotoGP con il KTM Tech3 sta già facendo discutere. In primis  per il modo in cui è stato ufficializzato, ieri durante le FP4 senza anticiparlo agli attuali piloti (Petrucci e Lecuona) che si sono così visti licenziare mentre erano in moto. Questa però è una semplice questione di forma, il problema vero è un altro, cioè che Raul non è per niente convinto di lasciare la Moto2 dopo un solo anno e neanche di salire sulla RC16.

Non è un mistero che abbiano bussato alla porta di Fernandez sia il team Petronas sia Aprilia, per capire se potesse essere possibile liberarlo dal contratto con KTM, come aveva fatto l’anno scorso Martin passando in Ducati. La Casa austriaca, però, non voleva vedersi rubare sotto il naso un altro dei suoi gioielli e ha accelerato i tempi blindando così lo spagnolo, che però non è contento. Quando il manager del pilota, Hannes Kinigadner, si è presentato da Pierer e Beirer, per chiedere la rescissione del contratto, sembra, con il pagamento di una penale di 500.000 € si è visto chiudere la porta in faccia. Ora si potrebbe andare per vie legali.

Lo ha detto a chiare lettere in un’intervista rilasciata a Izaskun Ruiz di Dazn Spagna. Prima ha nicchiato: “non voglio parlare del futuro, è sbagliato. Voglio rimanere concentrato sulla Moto2”. Poi però è stato incalzato dalla giornalista sulle sue dichiarazioni rilasciate prima della pausa estiva, quando aveva detto che al 99% sarebbe rimasto in Moto2. “La vita è così” la sua risposta sibillina.

Alla fine, però, Fernandez ha lasciato i freni quando gli è stato chiesto se nel 2022 sarà nel posto in cui avrebbe voluto essere: “no” la risposta secca dello spagnolo, che non lascia spazio a molte interpretazioni. Poi si è fermato, “non andiamo oltre. Certo la sua avventura in MotoGP non sembra essere iniziata sotto una buona stella.

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