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MotoGP, Bagnaia: "Martìn fa diventare la Ducati una Suzuki o una Yamaha in curva"

"Stasera studierò i suoi dati, nel terzo settore fa impressione. Io il favorito? Non esistono più le differenze di un tempo, a Jerez dovevamo perdere ed abbiamo fatto doppietta"

MotoGP: Bagnaia: "Martìn fa diventare la Ducati una Suzuki o una Yamaha in curva"

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Pecco Bagnaia l’aveva detto, era sicuro di avere un grande potenziale da esprimere in sella alla Ducati sul circuito amico del Red Bull Ring. Il secondo posto in griglia conquistato oggi conferma quanto fosse sincera la predizione del pilota italiano, che a questo punto dovrà gestire perfettamente la partenza della gara per riuscire a togliere la scia a Fabio Quartararo, che sul giro secco era apparso semplicemente sublime. 

Il rischio che la pioggia possa mescolare le carte domani in gara è molto elevato, ma scattare davanti al gruppone può rappresentare un vantaggio per Bagnaia, che deve sfruttare la doppia trasferta in Austria per risucchiare punti in classifica proprio al piota che domani scatterà al suo fianco in griglia. Pioggia o meno, la tappa del mondiale di domani deve rappresentare un punto di svolta per il campionato di Pecco. 

"Nelle ultime gare ho avuto qualche problema di troppo - ha spiegato Bagnaia - ed Assen è stata veramente tosta per noi della Ducati. In questo periodo ho lavorato molto per avere il giusto approccio mentale e penso di aver fatto un altro passo in avanti. Oggi ne ho fatti altri con la moto, ieri non ero a posto. In FP4 ho capito quanto fossimo migliorati. Di certo questa pista è meglio per noi rispetto ad Assen, perché qui possiamo sfruttare bene le nostre doti di frenata ed accelerazione. Basta guardare la classifica per trovare quattro Ducati nei primi sei, questa pista va bene per noi. Ma domani potrebbe piovere, sarà difficile secondo me". 

Senti pressione addosso? Qui il favorito indiscusso sei tu. 
"La cosa grandiosa è che tutti mi hanno detto qui che la Ducati deve vincere. Lo dicevano anche in Qatar ed al Mugello, mi dicevano che dovevo vincere anche lì. Credo però che quest’anno tutti i Costruttori siano molto vicini. Negli anni passati la Ducati era molto più veloce dei rivali. Adesso non è così, se guardiamo la FP4 penso di essere l’unico pilota Ducati nei primi sei per la punta massima. Credo che le cose siano cambiate, a Jerez di solito la Ducati soffre ma quest’anno abbiamo fatto una doppietta. Le moto sono tutte vicine ed anche se magari abbiamo un piccolo vantaggio sui rettilinei, gli altri hanno uguali vantaggi nel guidato, come nel terzo settore qui. Ho grandi possibilità di conquistare la mia prima vittoria, ma non credo che possa essere facile come i tifosi si immaginano". 

Tutti i problemi sono nel terzo settore?
"Il terzo settore è un punto in cui in Moto2 ero velocissimo. Guarderò i dati di Jorge stasera, perché lui in quel settore trasforma la Ducati in Yamaha o Suzuki, è velocissimo. Noi invece abbiamo più difficoltà ad entrare in curva e chiudere la linea. In FP4 ho seguito Marc Marquez, per vedere se fosse veloce ed ho visto che in alcuni punti era in grado di creare un gap con me di uno o due decimi. Penso che domani sia lui che Mir siano dei pretendenti per la vittoria. Forse più Joan. Ma vedo bene anche Zarco, Fabio e Maverick. Penso che domani ci saranno più di sei piloti in grado di lottare per la vittoria e non sarà facile". 

Hai parlato di passi in avanti grazie al lavoro. Cosa intendi?
"Non ho fatto in pratica vacanza. Ho iniziato ad allenarmi il mercoledì dopo Assen. In questo periodo della stagione non mi stava riuscendo di fare una cosa che facevo bene ad inizio anno, ovvero spingere sopra i problemi. Ad Assen ci ho provato, ma era difficilissimo. Poi mi sono allenato molto con la Panigale V4s e penso che di aver fatto un enorme passo in avanti in termini di concentrazione per restare veloce e costante anche su gomme usate. Penso che abbiamo lavorato bene in questa pausa. Credo che quando sai di aver lavorato bene, arrivi al weekend di gara più forte e pronto". 

Come hai vissuto il rientro in gara di Pedrosa?
"Credo che siano tutti felici per Pedrosa, felici di vederlo in pista. Da bambino vedevo le sue gare contro Valentino, ed era uno dei Fantastici Quattro. Sono felice per questo rientro, essere così veloci dopo tre anni non è facile, ma credo che per un campione come lui sia possibile. Può esserne felice". 

Ti preoccupa la possibile pioggia di domani?
"Se dovesse piovere come ad Assen nel 2016, ci sarebbero parecchi problemi. Le F1 hanno girato qui due settimane fa con il bagnato, ed abbiamo visto tutti quanto fosse difficile frenare con l’asfalto bagnato. Non so quanto possa essere difficile controllare la moto in condizioni estreme qui". 

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