Ieri è stato un giorno importante per Valentino, quello in cui ha annunciato il suo ritiro a fine stagione. Un momento che arriva prima o poi per ogni pilota, ma che non è facile da affrontare. Rossi sembra esserci riuscito nel moto migliore e si è presentato sorridente dopo la prima giornata di prove libere al Red Bull Ring.
“È stata una giornata veramente emozionante per me, specialmente perché ho ricevuto tantissimi messaggi da tutte le parti del mondo. Mi aspettavo che sarebbero stati molti, ma è stato veramente incredibile - ha raccontato il Dottore - Mi hanno scritto molti sportivi, calciatori e piloti di F1, ma specialmente i miei vecchi rivali, come Stoner, Biaggi, Lorenzo, Dovi, è stato bellissimo e mi ha reso molto felice”.
La sua decisione ha preso in contropiede molti nel paddock, anche persone a lui vicine, come i piloti della sua Academy.
“È vero, non avevo detto loro niente - ha confessato - anche se ne avevamo parlato a lungo. Soprattuto ne avevo discusso con Luca, Pecco e Migno, loro mi spingevano per continuare. Quando ho poi deciso, ho preferito non dirlo neanche a mio fratello, perché sarebbe stata una notizia difficile da gestire. Una delle prime persone a saperlo è stato Pol (l’addetto stampa del team Petronas ndr) perché volevamo organizzare qualcosa di bello”.
"Con il ritiro ho preso di sorpresa mia mamma, ma il difficile è stato convincere Graziano"
Anche i suoi genitori, Stefania e Graziano, sono stati presi alla sprovvista.
“Con mia mamma è stato divertente, perché il mercoledì sera vado sempre a cena da lei, insieme alla mia ragazza, ma non le avevo detto nulla. Gliel’ho rivelato solo prima di uscire e a quel punto lei non ha avuto la forza di rispondermi - ha sorriso - È stato divertente e in fondo glielo avevo già accennato, il difficile è stato con Graziano. Nell’ultima settimana veniva continuamente a casa mia per dirmi di continuare, ma alla fine sono riuscito a convincerlo ed è contento che corra in auto”.
Immancabile arriva anche la domanda sui figli, che Rossi ha schivato con stile: “ho sempre detto che mi piacerebbe farne uno, però vorrei prima fare qualche mese di ferie senza essere né pilota né papà” la risposta.
"Non voglio vendere la VR46, è il mio mondo"
Poi ci sarà da pensare al futuro, tra le gare in auto e il team in MotoGP. Proprio su quest’ultimo tutti i dubbi non sono stati chiariti e si è in attesa di una conferenza stampa di Tanal.
“Su questo non so molto, non sono l’uomo giusto a cui chiedere - ha spiegato il Dottore - Io sono un pilota e ho lasciato che le cose prendessero la loro direzione. Come nel caso della scelta tra Ducati e Yamaha, non sarebbe stato bello prendere le M1 al team per cui corre, quindi ho guardato l’evolversi delle cose e poi ho deciso. Però posso smentire l’intenzione di vendere la VR46 ai sauditi, non ci abbiamo mai pensato perché quello è il nostro mondo e ci piace molto”.
"Vinales nel mio team? Mi piacerebbe, ma l'abbiamo fatto per i piloti dell'Academy"
Le cose da chiedere sul nuovo progetto, però, sono tante e a un certo punto si è anche parlato della possibilità di vedere Vinales sulla Ducati marchiata VR46.
“Mi piacerebbe molto, perché è un top rider e siamo sempre andati d’accordo da compagni di squadra, c’è molto rispetto da noi - ha affermato Valentino - Però noi abbiamo pensato di fare questa squadra perché ci corressero i nostri piloti dell’Academy, questo è il nostro piano e il nostro desiderio”.
Con tante domande sul futuro, quasi ci si dimentica che Rossi è ancora un pilota.
“Oggi quando sono salito in moto mi sono sentito più rilassato, ma so benissimo che bisogna essere sempre concentrati perché le MotoGP vanno fortissimo e possono essere pericolose. Senza contare che voglio essere più competitivo in questa seconda metà di stagione. Ieri ho voluto fare sapere a tutti la mia scelta, l’avevo promesso, ma mi rimangono una decina di gare da correre e sono ancora un pilota” ha concluso.