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MotoGP, Pedrosa: "tornare in pista da pilota con la KTM è una sfida: è molto bello"

"Non ero preparato fisicamente. Inoltre ho corso sempre con HRC, questa sarà la mia prima gara senza una Honda. Volevo vivere le situazioni di gara, cose che non si possono replicare nei test. Rossi? Grandissimo rispetto per lui"

MotoGP: Pedrosa:

La conferenza stampa che ha visto protagonista Valentino Rossi, pronto ad annunciare il proprio ritiro a fine anno, ha ovviamente catalizzato l'attenzione di tutti in questo giovedì al Red Bull Ring. Ma un altro evento molto importante avrà luogo in questo paddock durante il weekend di gara e stiamo parlando del ritorno in pista nel ruolo di pilota per Dani Pedrosa, che correrà come wilnd card in sella alla KTM RC16 che tanto è cresciuta grazie alle sue preziose indicazioni fornite nel ruolo di tester.

Lo spagnolo dal giorno del proprio ritiro ha sempre accuratamente evitato di avere troppi confronti con la stampa, volendo sfuggire alla pressione mediatica che l'aveva sfiancato durante l'arco della sua carriera in MotoGP. Oggi però Dani si è confrontato con i giornalisti in una conferenza stampa dedicata, durante la quale ha parlato a fondo della propria esperienza da tester e di quanto i progressi della moto austriaca lo rendano orgoglioso per la scelta fatta. 

"Voglio ringraziare KTM per questa opportunità - ha esordito un sorrdente Pedrosa - è stato strano tornare un po’ al mio vecchio tipo di allenamento e preparazione. Non ero preparato fisicamente come sarei stato dovendo affrontare la stagione completa, e questo ha rappresentato una sfida, anche per trovare la motivazione nel mio ruolo di tester in KTM. Oggi mi sono sentito un po’ strano, tornare qui davanti ai giornalisti e vedere tutti i cambiamenti dovuto al Covid. Tutto sembra diverso, ma altre cose sono uguali come la preparazione che fai con il tuo team, gli incontri che precedono la gara. E' tutto bello".

Come ti sei sentito ad incontrare anche alcuni dei tuoi vecchi avversari?
"E' stato divertente stare nel meeting con i piloti e ascoltare tutto sulle nuove regole che si applicano alle libere ed alle qualifiche. E’ stato tutto molto strano". 

Pedrosa: "Bello ascoltare i commenti dei piloti e migliorare la moto"

Ormai sono due anni che fai parte del progetto KTM. Come è stato passare dal ruolo di pilota a quello di tester?
"Fin dall’inizio ho sentito una grande voglia di rendere questa moto più veloce, ridurre il gap che aveva KTM all’epoca rispetto ai migliori rivali. Abbiamo lavorato tanto assieme e penso che siamo stati in grado di fare dei grandi passi in avanti da quando lavoriamo assieme. Sono felice di come stanno andando le cose nelle ultime due stagioni, con i piloti che si sentono meglio sulla moto. E’ stato bello ascoltare i loro commenti e lavorare su questi ed è anche bello che chiedono ancora altro, che vogliano sempre di più". 

Hai passato una vita in Honda ed ora per la prima volta corri con una KTM. Strano?
"
E’ la mia prima gara di sempre corsa non in sella ad una Honda. Sarà speciale di certo, una cosa nuova. In ogni caso sono con questa moto da parecchio, anche se questo fine settimana sarà la prima volta in cui ci correrò. Dovrò adattarmi alle caratteristiche di questa moto, ai vantaggi che ha rispetto ai rivali ed i punti deboli che ha. Ad esempio con la Honda in passato sapevo dove la moto andava forte, dove poter fare alcune cose ed altre no. Con la KTM sarà la mia prima gara, e dovrò capire bene questo aspetto e fare esperienza". 

Riesci anche a divertirti nei test, oppure lo vedi come un lavoro oggi?
"Mi diverto nei test perché uso una moto davvero ottima e mi piace la sensazione che si prova in sella da una MotoGP. Allo stesso tempo, non sono esposto alla pressione normale, ho un diverso tipo di pressione, ma è sempre bello tornare in pista una o due volte al mese. E’ questo che io amo davvero, ma serve anche restare molto concentrati. Cambia un po’ rispetto a quando ero un pilota a tempo pieno, fai più incontri tecnici".

Che obiettivo ti sei dato per questa gara?
"Le aspettative qui non le conosco. Voglio imparare tutto riguardo l’attuale MotoGP, perché penso che la categoria sia cambiata un po’ da quando mi sono ritirato. Adesso in gara si affrontano situazioni diverse, cose che per noi che siamo fuori è difficile comprendere. Ad esempio i piloti si lamentano di quanto sia difficile superare in pista, quindi serve qualificarsi bene. Vogliamo capire cose come questa, voglio affrontare queste situazioni come farebbe un pilota per capire tutto al meglio e migliorare la moto nei test. Ho anche alcune novità sulla moto da provare, ma è difficile avere aspettative per questa gara". 

Pedrosa: "La MotoGP è cambiata molto, voglio capire cose che nei test sono impossibili da capire"

Come è cambiato il tuo lavoro sulla moto in questi due anni?
"All’inizio ho lavorato tanto sulle cose più generali, proprio sulle basi della moto. Adesso stiamo lavorando di più sui dettagli, per ottenere sempre di più. Adesso mi serve proprio di vivere la gara per capire meglio le lamentele dei piloti ufficiali, vivere le stesse situazioni che vivono loro. Sono cose che ottieni solo quando sei in lotta, come ad esempio quanto è influenzata l’aerodinamica quando sei in scia ad un avversario. Sono situazioni impossibili da replicare, per questo mi sono convinto a fare questa gara. Da quando mi sono fermato io, la MotoGP ha fatto dei grandi passi in avanti, quindi mi serve comprendere dove siamo adesso, a che punto è la MotoGP".

Sei orgoglioso di quanto fatto in KTM fino ad ora?
"Sono orgoglioso del fatto che i piloti siano davanti. La squadra è felice per il mio lavoro ed il mio contributo. Ma sono orgoglioso anche perché il test team con cui lavoro mi fa sentire bene, mi fa sempre piacere andare a fare i test perché so che riusciremo a fare sempre dei passi in avanti, che lavoriamo bene. A volte nei test ti trovi bloccato, non sai come migliorare. Ma noi nei test troviamo sempre qualche modo per migliorare la moto, assieme agli ingegneri. La cosa che mi piace della KTM è che adesso va forte su tutte le piste. All’inizio era chiaro che su alcuni tracciati sarebbe stato difficile andare forte con la RC16. Adesso va forte ovunque ed in tutte le condizioni. Questo è un obiettivo importante per il nostro progetto". 

Ma i meriti dei passi in avanti di KTM sono più tuoi o degli ingegneri?
"La chiave per lo sviluppo è stato capire bene le indicazioni del tester, perché puoi dire qualsiasi cosa agli ingegneri ma poi loro devono tradurre sulla moto quei commenti. E non è facile trovare chi capisca bene tutto, invece in KTM hanno una grande attitudine sotto questo punto di vista ed hanno voglia di migliorare la moto. Chi lavora con me ha fatto degli sforzi enormi, quindi è una grande soddisfazione lavorare con loro perché sai che le cose miglioreranno ogni volta".

Oggi è arrivata la notizia del ritiro di Rossi. Come l'hai vissuta tu?
"
E’ triste quando ti ritiri perché è un qualcosa che non vorresti vedere accadere mai, specialmente quando sei stato ad alto livello per tanto tempo. Ma prima o dopo, è una cosa che succede in ogni caso. Nel caso di Valentino è anche diverso, perché ho dei bellissimi ricordi con lui. Io cercavo di raggiungerlo, abbiamo lottato tante volte. Lo rispetto tantissimo e gli auguro il meglio per il periodo che arriverà adesso".

Questa wild card sarà un caso isolato o pensi di farne altre?
"Al momento è solo per questa gara. Dobbiamo considerare quello che verrà fuori da questo fine settimana. Voglio capire cosa impareremo e cosa magari mancheremo. Se dovesse piovere, magari non avrò imparato quello che voglio, quindi potrebbe essere il caso di considerare un’altra wild card o no". 


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