Tu sei qui

Diesel o Benzina: come conoscere tutte le differenze

Una battaglia che da anni si combatte tra due tipologie di motore che si differenziano in tanti aspetti, ma principalmente per il modo in cui innescano la funzione di trasformazione dell’energia

Auto - News: Diesel o Benzina: come conoscere tutte le differenze

Un normale motore di un veicolo è anche conosciuto con il nome di motore a combustione interna. Il compito di tale motore è quello di trasformare l’energia chimica in meccanica. Questo procedimento avviene mediante delle reazioni che hanno luogo grazie al carburante. A questo punto è bene chiedersi: meglio un motore a diesel o a benzina?

Una battaglia che da anni si combatte tra due tipologie di motore che si differenziano in tanti aspetti, ma principalmente per il modo in cui innescano la funzione di trasformazione dell’energia. Consumi e manutenzione giocano un ruolo fondamentale nella stima di coloro che vogliono acquistare una macchina nuova. Se in passato la scelta era più semplice, ossia quando il gasolio aveva prezzi decisamente inferiori rispetto alla benzina, oggi il distacco si è notevolmente accorciato. Questo perché si è riposta maggior attenzione verso l’ambiente e si cerca di ridurre l’inquinamento atmosferico.

Caratteristiche di un motore a diesel

Capita che in molti confondano il termine diesel indicando il tipo di carburante, ma in realtà si tratta della tipologia del motore. Fino a pochi anni fa, questi motori circolavano senza la necessità di avere dei filtri, cosa che oggi è invece obbligatoria. È infatti indispensabile essere in possesso di un Filtro Anti Particolato, FAP, che riduca le immissioni inquinanti. È un accessorio che va sostituito con cadenza periodica e, se da un lato è un ottimo modo per rispettare l’ambiente, dall’altro tende a ridurre le prestazioni del motore stesso. La tecnologia del motore diesel è stata inventata nel 1892 da Rudolf Diesel. Si tratta di un motore che viene alimentato a gasolio, ossia un carburante meno raffinato, e si mette in moto mediante compressione. Nonostante la struttura appaia simile a quella del motore a benzina, in quello diesel non sono presenti le candele. Al loro posto si trovano degli iniettori che immettono nel cilindro aria. A questo punto il pistone si abbassa comprimendola e facendole raggiungere una temperatura pari a 800°C circa. Allo stesso tempo, gli iniettori immettono anche il gasolio, che nel momento in cui viene a contatto con l’aria calda, si accende. Segue un’espansione di questa miscela che spinge il pistone e comunica direttamente con l’albero motore.

Caratteristiche del motore a benzina

Il motore a benzina è un motore termico a combustione interna. Si definisce anche motore a quattro tempi, in quanto il suo funzionamento prevede quattro fasi: aspirazione, compressione, scoppio e scarico. Si serve di un filtro come il motore diesel, chiamato GPF (Gasoline Particulate Filter) e ha lo scopo di catturare le polveri sottili tramite un pezzo di ceramica i cui condotti sono chiusi alle estremità. Tecnicamente, la benzina consente di dare al motore una spinta più costante rispetto ad un diesel; per tale ragione hanno maggiore potenza questi motori e riescono inoltre a raggiungere regimi più elevati in tempi minori. Il funzionamento del motore a scoppio prevede che l’accensione sia comandata meccanicamente. Il cilindro dove avvengono i processi di combustione è costituito da camera, pistone e da due valvole, una per l’aspirazione e una per lo scarico. Ad oggi è più facile trovare quattro valvole, per facilitare l’accensione e lo smaltimento. Quando la miscela entra nel cilindro e spinge il pistone, le valvole si chiudono e la candela emette una scintilla che fa si che il motore si accenda. A questo punto si apre anche la valvola di scarico per eliminare i fumi che sono prodotti dalla combustione interna.

Tipologie di candele per auto

Le si possono catalogare in base a diverse categorie. Occorre però capire prima come è composta una candela. Esse si costituiscono di un corpo metallico che fissa la candela al motore e un corpo ceramico che funge da isolatore termico. Quello che cambia è il materiale dell’elettrodo centrale che può essere in acciaio o nichel, ma anche in argento o platino. Le candele di differenziano anche in base alla forma che può essere aperta, e in tal caso viene montata a debita distanza dal polverizzatore, oppure chiusa, all’0interno di una scatola che resiste alle alte temperature. Esistono candele a spirale singola o a doppia spirale; in quest’ultimo caso si avrà la possibilità di regolare in modo più preciso la temperatura. Una candela ad incandescenza è composta da diversi elementi: la spirale, la carcassa, l’uscita di contatto e un elemento di tenuta sono alcuni dei principali elementi costitutivi. Quello che può succedere dopo usi prolungati è la deformazione della punta della candela o la comparsa di crepe e pieghe. Per questo è importante una corretta manutenzione e una sostituzione quando hanno raggiunto il termine della loro vita. Le cause di queste problematiche possono anche essere dovute ad un sistema di controllo difettoso, ad una tensione elettrica eccessiva o a dei difetti di alcuni componenti.

Manutenzione e cambio delle candele in un motore a benzina

Il loro scopo è quello di generare la scintilla che farà accendere il motore. Tali scintille possono avere una frequenza da 500 a 1500 al minuto. Solo questo fa capire quanto questi elementi possano essere soggetti ad usura. Generalmente la loro durata varia dai 20.000 km per le vetture meno recenti ai 50.000 km per le più nuove. Un controllo periodico va però fatto quando il chilometraggio si aggira sui 10.000. Sintomi che le candele possano avere dei problemi possono essere problemi di accelerazione, difficoltà nell’accensione del motore e aumento dei consumi. È possibile recarsi direttamente in carrozzeria o cambiare le candele in autonomia, basta prendere dei semplici accorgimenti. Ovviamente il motore deve essere spento e freddo per evitare indesiderate ustioni. A questo punto è possibile procedere etichettando le candele con il numero del cilindro corrispondente, per rimontarle poi nel modo corretto. Dopo aver staccato i cavi, si deve togliere la pipetta e pulire con una spazzola le connessioni. Ora è possibile inserire le nuove candele, avvitandole, ma senza stringere in modo eccessivo. Per limitarsi ad una pulizia, senza doverle sostituire, basta immergere le candele in alcol etilico per 3 ore e rimontarle asciugandole con cura.

fonte dell'immagine auto-doc.it

Che cos'è una candeletta, qual è il suo scopo e cosa fare se la tua si danneggia in qualche modo?

In un ambiente a bassa temperatura, i motori diesel necessitano di un sistema di preriscaldamento in grado di accelerare il processo di accensione della miscela di carburante e aria. Pertanto, il bagliore viene aggiunto per aiutare in questo. Aiuta anche a mantenere caldo l'abitacolo.

Tipi di candelette

Esistono diversi tipi di candelette, tutte differenziabili in base a: materiale della spirale utilizzata su di esse, forma, grado di riscaldamento, numero di spirali, disposizione delle camere.

Nonostante tutte queste differenze, una candeletta è progettata per formare una struttura che comprende: riempitivo termoconduttore, spirale, elemento di tenuta, carcassa, piastra con circuito sensore di pressione, membrana che rileva le pressioni e uscita del contatto.

Problemi e soluzioni

È possibile che le candelette si danneggino dopo un po' di tempo. Nel peggiore dei casi, il problema della spina può impedire l'avvio del motore. I danni possono essere causati da diversi motivi, tra cui l'alimentazione errata del carburante. 

 

Articoli che potrebbero interessarti