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MotoGP, Dorna, persi 94 milioni di Euro, Aldama: "era nostro obbligo fare il mondiale"

"Avevamo l'intenzione di portare avanti il Campionato del Mondo, sapendo in anticipo che ciò avrebbe comportato perdite ancora maggiori che non tenere l'evento, ma credevamo che fosse nostro obbligo farlo"

MotoGP: Dorna, persi 94 milioni di Euro, Aldama: "era nostro obbligo fare il mondiale"

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Il business di Dorna Sports si è ridotto a causa della pandemia. L'organizzatore del Campionato del mondo di motociclismo ha perso 94 milioni di euro nel 2020, dopo aver visto il suo fatturato scendere di quasi il 30% a 209 milioni di euro.

"Avevamo l'intenzione di portare avanti il Campionato del Mondo e che il campionato si potesse tenere, sapendo in anticipo che ciò avrebbe comportato perdite ancora maggiori che non tenere l'evento, ma credevamo che fosse nostro obbligo farlo", ha detto a Palco23 Enrique Aldama, direttore finanziario della società.

In questo modo Dorna ha 'salvato' la MotoGP, consentendo che nonostante l'emergenza il campionato si svolgesse. E' stata un impegno gravoso, sia finanziariamente che dal punto di vista organizzativo, con difficoltà da scoprire strada facendo ma grazie anche alla mano salda sul timone di Carmelo Ezpeleta, ce l'ha fatta.

Aldama ha sottolineato che l'entrata in rosso è stata accettata dagli azionisti di Dorna, controllata dal gruppo di private equity Bridgepoint, e spiega che l'azienda è stata in grado di affrontare la situazione senza necessità di capitale e senza ricorrere a prestiti dall'Instituto de Crédito Oficial.

La maggior parte del fatturato dell'azienda, il 78% (162 milioni di euro) corrisponde a servizi resi fuori dal territorio nazionale. Sul volume totale delle entrate, il 66% (137 milioni di euro) proviene dalla commercializzazione dei diritti audiovisivi, nonostante un calo di circa il 35% rispetto al 2019. D'altra parte, i servizi pubblicitari nel 2020 hanno contribuito con un fatturato di 42 milioni di euro (in calo del 14%), i servizi televisivi 28 milioni di euro (in calo del 15%) e i servizi logistici un milione di euro (in calo del 68%).

"Abbiamo avuto una situazione di cassa positiva che ci ha permesso di resistere alla trazione e al finanziamento delle banche che hanno continuato a concederci linee di credito che ci hanno permesso di continuare ad andare avanti", dice Aldama, spiegando perché il gruppo non ha avuto bisogno di ricorrere a prestiti.

"L'anno 2021 è migliore del 2020", dice il direttore finanziario, che dice che "ci aspettavamo di avere una fine migliore, stimando che da luglio la situazione sarebbe migliorata, ma l'ultima ondata ostacola i piani iniziali". In ogni caso, Dorna chiuderà quest'anno in perdita, "con una situazione molto migliore, ma non ancora in profitto". Guardando al 2022, l'azienda è ottimista, pianificando sulla base di uno scenario di recupero che dipenderà dall'evoluzione della pandemia.

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