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Locatelli: “Sognavo la MotoGP, ma per me la SBK è come la MotoGP”

“La penalità di stamani è ingiusta, sono stato retrocesso senza aver tratto un vantaggio. Il futuro? Vedremo cosa Yamaha metterà sul tavolo”.

SBK: Locatelli: “Sognavo la MotoGP, ma per me la SBK è come la MotoGP”

SuperLoca, proprio così! Una domenica da incorniciare quella di Assen per Andrea Locatelli, che centra il primo podio in SBK. Lo ha fatto all’Università delle due ruote, al termine di una gara dove è rimasto al comando fino a metà.

Poi ha dovuto cedere il passo alla Kawasaki di Rea, in seguito alla Ducati di Redding, dovendo accontentarsi.

“Non posso che essere contento di questa domenica – ha esordito Andrea – mi dispiace per il mattino, dato che al mattino sono stato penalizzato senza ottenere un vantaggio. Capisco toccare il verde, ma se non guadagni nulla, credo sia ingiusta. Spero che per il futuro cambi qualcosa. A parte questo è stata una gara tosta oggi pomeriggio. Ho cercato di spingere al massimo, ma nel finale non avevo più gomme. Ho faticato infatti a rimanere dietro a Rea quando mi ha passato, in seguito ho dovuto cedere a Scott. Il bilancio è comunque positivo per questo weekend”.

Sta di fatto che questa domenica non se la dimenticherà facilmente.
La Superbike per me è come la MotoGP. Il mio sogno era correre in MotoGP, ma per qualche ragione non è stato possibile arrivarci. Questo è il mio primo anno in SBK ed è pazzesco essere qua sul podio ad Assen dopo sole cinque gare. Oggi è stata una gara veramente tosta, all’inizio riuscivo ad essere veloce, ma dopo 10 giri non avevo più quelle sensazioni che servivano con la gomma posteriore. Ho infatti sofferto, ma quello che conta è essere su questo podio”.

Di sicuro questo podio regala non poca consapevolezza al bergamasco.
“Ovviamente c’è ancora molto da migliorare, dato che devo imparare dagli errori, cercando di arrivare alla vittoria. Sapevo che la SBK sarebbe stata dura, ma ho sempre dato il massimo, senza avere alcuna pressione. Ho sempre cercato di essere sereno e tranquillo, sapendo che la strada è lunga, ma sono fiducioso”.

L’ultima considerazione riguarda infine il rinnovo di contratto.
“Di sicuro dobbiamo parlare con Yamaha, ma io sono felice della squadra in cui mi trovo e voglio continuare a divertirmi. Questo team è una famiglia e voglio continuare così. Vedremo quindi loro cosa mettereanno sul tavolo (sorride)”.


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