Ci sono delle Vespa che valgono davvero diverse migliaia di euro. Oggi torniamo a parlare di Vespa, non solo perché quest'anno ha spento 75 candeline - Leggi la storia di Vespa Parte I e Parte II), ma perché esistono degli esemplari talmente unici che hanno un valore incredibile. Del resto, la Vespa è nota in tutto il mondo, ed ancora oggi non si fa che parlare di lei. L'abbiamo anche citata nell'articolo dove si parla delle moto e degli scooter dedicati al Tricolore, e pochi giorni fa, con il nuovo allenatore della Roma, Josè Mourinho.
La prima serie
Come potete immaginare, il titolo di “Vespa più costosa”, va naturalmente alla prima serie, quella del lontano 1946. Del resto, pensate che Piaggio ne produsse un numero limitatissimo, ovvero appena 60. Era costruita a mano, con le lamiere tagliate non certo da un "freddo" robot come avviene oggi. Questa Vespa era talmente "base", che era venduta priva di cavalletto e di "vere" sospensioni. Il valore? All'ultima asta, la Vespa con il telaio n.3 è stata venduta ad una cifra impressionante di 182.000 euro. Praticamente il costo di una supercar! Pensate che il valore è dovuto anche al fatto che pare ne siano rimasti solo tre esemplari in tutto il mondo, di cui uno conservato in provincia di Reggio Emilia.
Pensate che il nome del veicolo fu coniato dallo stesso Enrico Piaggio che davanti al prototipo MP6 (prima ci fu l'MP5 soprannominato "Paperino"), dalla parte centrale molto ampia per accogliere il guidatore e dalla “vita” stretta, esclamò: “Sembra una vespa!”. E Vespa fu. Il 23 aprile 1946 la Piaggio & C. S.p.A. deposita - presso l’Ufficio centrale dei brevetti per invenzioni, modelli e marche del Ministero dell’Industria e del commercio di Firenze - il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. Da all'ora, l'inizio di un mito!