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TEST Triumph Speed Twin 2021: moto da aperitivo a chi?

PROVA - La nuova versione della Modern Classic sprizza eleganza e classe da ogni bullone, ma ha un'anima sportiva che aspetta solo di mostrarsi. E' molto più di quello che sembra

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Certe volte è difficile scorgere il vero potenziale di una moto. Ti ci avvicini e nel caso della Triumph Speed Twin sei colpito da una estetica retrò molto ben disegnata. Osservi tutti i particolari e noti una cura quasi maniacale nella realizzazione di certi dettagli, una cura che rappresenta una gioia per gli occhi dell’appassionato che ammira la propria creatura mansueta nel box. Di certo sai di non trovarti davanti ad una naked dotata di prestazioni da supersport da pista, ma non è questa la missione di questa moto. Allora ti immagini una paciosa compagna di passeggiata, adatta magari a portarti ad un aperitivo in centro e poco più. Ma anche questo è assolutamente smentito dal primo sguardo all’anteriore della Triumph Speed Twin, che adesso mette sul piatto una forcella Marzocchi a cui fanno compagnia due pinze Brembo M50 ed una coppia di dischi da 320 mm che tutto sembrano, tranne l’essere poco efficaci. Insomma capisci subito che sulla Speed Twin puoi anche divertirti, puoi forzare più di quanto la bellezza di questa moto suggerisca da ferma. 

La verità la comprendi quando accendi il poderoso bicilindrico ed ingrani la prima. Ci metti davvero poco a capire tutto ed è bello scoprire che pur essendo un progetto tutto sommato semplice, senza sofisticazioni tecnologiche forse inutili, riesce ad avere una personalità riconoscibile tra tutte. Vi abbiamo parlato di come è costruita e di tutte le caratteristiche tecniche della Speed Twin QUI, ma adesso vi parleremo di tutto quello che ci ha trasmesso nella nostra prova su strada. 

Triumph Speed Twin: orgoglio inglese, un sorriso per la Regina

La Regina Elisabetta ne andrebbe fiera. Lo sappiamo per certo, perché la Triumph Speed Twin è una moto costruita benissimo, rifinita in ogni dettaglio e che si fa semplicemente ammirare. Quando ti ci trovi al cospetto, la trovi subito molto più compatta di quanto le foto possano trasmettere. E’ spinta da un bicilindrico frontemarcia da 1200 cc, eppure non è imponente in nessuna delle sue forme. Un propulsore in grado di erogare 100 cv a 7250 giri, ma soprattutto dotato di una coppia con un picco di 112 Nm disponibile per quasi tutta la curva di erogazione. Quando sei in sella percepisci la robustezza dell’insieme e ti accorgi dell’attenzione posta dai tecnici Triumph affinché il motore non interferisse in nessun modo con le sue forme nella guida. La missione è stata portata perfettamente a termine, perché in sella alla Speed Twin hai totale libertà di movimento, la sella è più stretta di quanto ci si possa immaginare e dopo 300 km in sella dobbiamo ammettere che avremmo gradito una imbottitura più consistente. Ma non risulta mai scomoda ed anche quando decidi di aprire il gas, offre un’ottimo grip, senza lasciare scivolare troppo facilmente il pilota all’indietro.

La triangolazione sella-manubrio-pedane è indovinata, e l’apertura del manubrio in particolare ci è piaciuta molto. Non hai la sensazione di tenere un toro per le corna, ma senti nitidamente di avere un ottimo braccio di leva che sarà molto utile quando dovrai gestire una moto che non è un peso piuma. Muovendola tra le gambe percepisci bene i 216 kg, che però una volta in moto appaiono distribuiti perfettamente. La classica moto che diventa una piuma una volta in marcia, segno di un equilibrio delle masse molto ben studiato. 

Triumph Speed Twin: essenziale, concreta. C'è tutto quello che serve nel mondo reale

Il mondo reale. Una frase utilizzata spesso durante la presentazione della Speed Twin per far comprendere la logica dietro ogni scelta. Oggi siamo fin troppo abituati alle strumentazioni TFT, che spesso sono enormi e ricchissime di informazioni. Triumph avrebbe potuto tranquillamente dotare la Speed Twin di questa tipologia di display, perché l’elettronica è presente su questa moto seppure non in modo altrettanto massiccio rispetto alle colleghe dall’indole più sportiva. Il Costruttore inglese ha però scelto di restare fedele all’immagine della moto anche sotto questo punto di vista, per cui i due quadranti tondi che includono due piccoli display digitali, sembrano perfetti per questa moto. Anche perché i comandi ai manubri sono di una semplicità disarmante e gestire le mappature e tutte le altre informazioni disponibili è assolutamente intuitivo. 

Triumph Speed Twin 2021: esuberanza godibile e personalità da vendere

Accendi il motore e ti accoglie un rombo cupo, con un borbottio tipico di questo frazionamento ma che non diventa fonte di vibrazioni. L’abbiamo notato subito e lo confermiamo dopo aver passato una giornata in sella. Le vibrazioni sono quasi assenti e si manifestano solo quando si decide di tirare, in modo del tutto gratuito, il collo al motore. Gratuito perché questo motore è un vero burro quando serve, ma sa trasformarsi anche in una piccola bomba ad orologeria all’occorrenza. La risposta del gas è fluida e coerente, e pur avendo la stessa potenza massima, si apprezza perfettamente il lavoro svolto dalle tre mappature disponibili, che riescono a cambiare totalmente il carattere del propulsore. La Rain è ovviamente gentile e rappresenta il perfetto paracadute per evitare spiacevoli sorprese derivanti dal mix di un asfalto umido e la più che abbondante coppia di questa moto. La Road è il classico compromesso, che non mortifica il potenziale della moto ma neanche lascia totalmente libero sfogo ad un propulsore che invece di vivacità ne ha a badilate. Ci pensa dunque la mappatura Sport ad offrire la vera esperienza di guida che questa moto sa offrire. 

Scegliendo questa si gode del tutto della bordata di coppia che arriva e ti accompagna costante mentre il motore sale di giri. Con la Speed Twin non hai assolutamente necessità di spremere il cambio, ma anzi hai la possibilità di mettere la terza o anche la quarta e goderti semplicemente la guida. Il motore risponde in modo esemplare quando devi risalire di giri, di fatto non senti mai di essere impiccato e puoi sempre contare su una schiena abbastanza solida da trascinarti fuori da qualsiasi curva. Parliamo però di una esuberanza assolutamente gestibile e che ti invita a guidare d’attacco, cosa che la ciclistica è pronta a fare ma a modo suo. Prima di passare al comportamento della ciclistica, dobbiamo ammettere che l’unico difetto di questo splendido propulsore è la tendenza ad emanare un certo calore nelle attese al semaforo. Non si trasforma mai in un fastidio come su altre moto della stessa categoria, ma di certo volendo fare un appunto questo è quello più evidente e probabilmente anche il passaggio all’Euro 5 non aiuta.

Triumph Speed Twin 2021: una moto da esplorare, non puoi darle subito del tu

Quando decidi di spalancare il gas e divertirti sul serio, inizi a prendere le misure ad una moto che ha davvero tantissima personalità. Non è di certo una moto difficile, ma tutta l’effiacia ed equilibrio che mostra alle andature ‘tranquille’ lasciano spazio a tutt’altra moto quando si vuole spingere nel misto. La Speed Twin è infatti una splendida arma nel misto, ma necessita di un certo periodo di apprendistato prima di poterle davvero dare del tu. L’avantreno della moto è semplicemente granitico, cosa che la rallenta anche un minimo nel cambi di direzione. Forse la scelta di dotarla di gomme Metzeler Racetec 3 gioca un ruolo, perché in cambio di una enorme quantità di grip disponibile, sembra sia stata sacrificato un filo di agilità. Ma l’aspetto che ti è davvero chiaro subito è che questa moto ha necessità di essere davvero guidata e non è disposta a portare a spasso un motociclistica apatico. Prima di affondare una staccata come le pinze Brembo M50 ti potrebbero consentire di fare, capisci che devi prendere bene le misure ad una ciclistica precisa solo se la sai gestire. E’ la classica moto che sulle prime quando si alza il ritmo può intimidire, ma poi basta esplorarne il carattere per comprendere tutte le sfumature che ad un’andatura più blanda semplicemente non si manifestano. 

Secondo noi questo è un aspetto magnifico di questa moto, che oggi si è forse un po’ perso nella stragrande maggioranza dei modelli. La Triumph Speed Twin restituisce il piacere della scoperta, quella voglia di fare chilometri in sella alla tua moto per conoscerla sempre meglio. Questa è la vera sorpresa di questa moto, che sulle prime potrebbe sfuggire. E’ semplice nella sua idea, nelle sue forme ed anche nelle soluzioni tecniche. Eppure in Triumph sono riusciti ad imprimere tantissima personalità nella Speed Twin, rendendolo un oggetto tutt’altro che scontato e che apre molte possibilità in più rispetto ad altre Modern Classic più banali.

Triumph Speed Twin 2021: chi la amerà davvero?

In definitiva chi è l’acquirente perfetto per questa moto? Secondo noi può attirare chi vuole una moto dal gusto retrò, ma dalle prestazioni interessanti. E’ soprattutto l’esperienza di guida quando si alza il ritmo a colpire nel segno, ma anche in città la Speed Twin si è dimostrata equilibratissima. Offre una varietà di possibilità che di solito non sono presenti su modelli dello stesso segmento, che spesso non accostano ad un’immagine di questo tipo prestazioni altrettanto interessanti. Triumph invece ci è riuscita e le 11.000 Speed Twin venduta dall’anno della sua introduzione, il 2018, ne sono la prova più lampante. Con tutto il carattere che ha dimostrato di possedere, questo numero è destinato a salire molto nei prossimi mesi, ne siamo certi.

La versione 2021 della Triumph Speed Twin è disponibile nei concessionari Triumph in Italia da luglio, al prezzo di 13.600 euro FC. 

Per il nostro test in sella alle nuova Triumph Speed Twin abbiamo utilizzato:
 

  AGV GPR PISTA CARBON

  GIACCA DAINESE RACING 3

GUANTI DAINESE FULL METAL SIX

 PANTALONE DAINESE REGULAR JEANS

 

SCARPE TCX MOOD GORE-TEX

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