Il British Superbike è vietato ai deboli di cuore e, in un tracciato storicamente propenso allo spettacolo quale lo “short track” di Knockhill (sede del secondo degli undici round 2021 previsti da calendario), si è assistito ad una emozionante Gara 3. Conclusa in anticipo a causa della innocua scivolata di Glenn Irwin, il verdetto finale si è espresso nuovamente a favore di Danny Buchan, al quarto centro in carriera, e della nuova M1000RR, oltretutto con la medesima top-3 multimarca di Gara 2 (BMW-Kawasaki-Yamaha) a dimostrazione dell’equilibrio di massima in atto nel BSB. Tuttavia, in controtendenza rispetto alla precedente contesa (QUI il pezzo relativo), il binomio in questione ha dovuto sudarsela più del previsto complice uno scatenato Rory Skinner, beffato proprio sul più bello.
1-2 di Buchan
Come detto, il portacolori SYNETIQ BMW by TAS Racing non ha avuto vita facile. Infatti, pur essendo scattato dalla prima fila, egli è rimasto intruppato, perdendo alcune posizioni. Rischiato persino il contatto con il compagno di marca Hickman nelle concitate fasi iniziali, col prosieguo dei passaggi è riuscito a portarsi a ridosso dei battistrada infilandoli uno dopo l’altro: dapprima Iddon attraverso uno spettacolare scambio di sorpassi e contro-sorpassi d’altri tempi, successivamente è toccato al baby Skinner all’ingresso della Clark’s al giro 24, giusto qualche istante prima della red flag in virtù della CBR 1000 RR-R di Irwin rimasta in piena traiettoria alla Scotsman. Deciso e pulito (anche bravo e fortunato..), quel tanto che basta per conquistare una doppietta che alla struttura di Philip Neill mancava addirittura da Brands Hatch 2013 e rilancia ulteriormente le personali quotazioni in chiave titolo.
Beffa Skinner
Scattato dalla pole position grazie al giro veloce siglato in Gara 2, il giovanissimo classe 2001 ha sperato a lungo nel colpo grosso. Portatosi al comando delle operazioni al termine del passaggio numero uno, l’alfiere FS-3 Racing Kawasaki ha condotto la gara in modo impeccabile, da vero “marpione” della categoria, a tratti annoverando oltre un secondo di vantaggio sugli inseguitori. Tuttavia, nel finale niente ha potuto contro lo strapotere di Buchan. Nota a margine: la classifica si è basata sul 24esimo passaggio dei piloti sul traguardo, per cui pochi metri lo hanno separato dalla vittoria. Un boccone amaro da digerire per il 19enne, il quale si è potuto consolare con il secondo podio di sempre alla sesta apparizione assoluta nella top class.
Mackenzie terzo
Ancora in terza posizione l’altro idolo locale Tarran Mackenzie (McAMS Yamaha), mentre il leader di campionato Christian Iddon (VisionTrack PBM Ducati) si è dovuto accontentare del quarto posto, allungando a +6 su Jason O’Halloran (McAMS Yamaha), soltanto sesto posteriormente allo zero di Gara 2. Tuttavia, l’australiano può ritenersi felice per il fatto che il Ducatista non abbia portato a casa Podium Credits utili ai fini dello Showdown.
Next stop Brands Hatch
In quinta posizione Bradley Ray (OMG Racing BMW), settimo Tommy Bridewell (Oxford Racing MotoRapido Ducati), a precedere Peter Hickman (FHO Racing BMW) e le due Ninja ZX-10RR di Ryan Vickers (RAF Regular & Reserve) e Lee Jackson (FS-3 Racing). Più attardato il Campione in carica Josh Brookes (VisionTrack PBM Ducati), addirittura 13esimo e staccato di oltre 13 secondi dalla vetta. Qualcosa non sta decisamente funzionando, l’australiano si augura che l’ambiente amico di Brands Hatch, prossimo round in data 23-25 luglio, possa aiutarlo a rialzare la china.
Classifica piloti: Christian Iddon 111 punti, Jason O’Halloran 105, Danny Buchan 91.