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Raffaella Carrà, il caschetto biondo che divenne icona delle due ruote

Cantante, ballerina, conduttrice ma anche volto dell’epoca d’oro del motociclismo italiano. Raffaella Carrà era legata a doppio filo con i motori

Moto - News: Raffaella Carrà, il caschetto biondo che divenne icona delle due ruote

A volte si abusa della parola “icona”, ma per Raffaella Carrà, scomparsa ieri a 78 anni, è difficile trovare sinonimi diversi: è stata tutto e di più. Ha scalato le classifiche con tormentoni come Tuca Tuca, Pedro o Tanti Auguri è stata regina della prima serata Rai per decenni, prestando il suo talento in programmi cult come Canzonissima e cambiando il corso della televisione moderna con Carramba! Che Sorpresa. Ma la Carrà è stata anche un volto legato al mondo dei motori, soprattutto nella rivoluzione a due ruote che ha mosso l’Italia degli anni ’60.

Il caschetto biondo e gli scooter

I motociclisti “più esperti” ricorderanno l’epoca dei calendari, in cui i modelli di moto venivano affiancati dalle pin-up. Raffaella riuscì nell’impresa di diventare il volto di due marchi storici italiani come Vespa e Lambretta. Prima arrivò Vespa, che la immortalò nel calendario del 1966 insieme a altre dive dell’epoca come Joan Collins e Margaret Lee. Nel 1970 invece passò sulle pagine del calendario Lambretta. Scatti che, oltre a immortalare la bellezza dell'artista, ci restituiscono indizi della sua repentina evoluzione. Giovanissima modella e attrice nel 1966, icona della rivoluzione culturale post-1968 nelle immagini scattate per Lambretta. Un indizio di quello che poi sarebbe diventata la sua figura.

Gli spot e i gossip con Regazzoni

La fama della Carrà naturalmente la portò negli anni ad essere testimonial della Mini 1001, appena arrivata nel BelPaese, ma anche degli spot Carosello per Agip con Niki Lauda nel 1975 e si parlò addirittura di un flirt con Clay Regazzoni, ospite di Canzonissima, alimentato anche da un ballo sfrenato in diretta TV proprio con il caschetto biondo più famoso d’Italia. Insomma, la Carrà è stata icona di stile nel mondo dei motori, ma anche molto, molto di più e con lei se ne va un pezzo d'Italia.

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