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MotoGP, Zarco: "la confidenza con Ducati per lottare con Quartararo sta arrivando"

"C’è stato un momento durante il GP che mi sono detto: riuscirò a finire? Controllare la derapata all’uscita delle curve e durante l’accelerazione con la Ducati è dura. Fabio ha il controllo totale della sua Yamaha"

MotoGP: Zarco:

Il quarto posto nel GP d’Olanda ha confermato la leadership di Johann Zarco all’interno della Ducati. Se è vero infatti che il francese ha mancato il podio per un soffio conquistando solo la medaglia di legno alle spalle di Quartararo, Vinales e Mir, è altresì innegabile che ha rafforzato la sua seconda posizione nel mondiale, alle spalle del connazionale e davanti (per 13 punti) al compagno di marca Pecco Bagnaia.

Quattro secondi posti e due quarti sono il suo bottino più importante, contrapposto ai due secondi e un terzo di Pecco. Entrambi con uno zero ciascuno Zarco e Bagnaia per il momento non sembrano in grado di puntare alla vittoria. Ed è proprio questo ciò di cui Johann parla.

“Sono contento un bel 4° posto in una bella gara. C’è stato un momento durante il GP che mi sono detto: riuscirò a finire? - le sue prime parole, poi la spiegazione - Più continuerò a spingere più acquisterò confidenza fin da venerdì, e allora riuscirò a correre con Fabio che ha fatto una bella gara. Pecco ha provato a rallentarlo e bloccarlo, io al momento non ci riesco. Ma è vero che Assen non è la migliore pista per noi. Non pensavo al podio, anzi ci ho pensato, ma non sono riuscito ad attaccare Mir all’ultima variante. Alla fine ho perso qualche punto da Fabio ma ne ho guadagnato altri sui miei avversari”.

La confessione di aver speso sino all’ultima stilla di energia richiede una spiegazione.

“Cambiare direzione, con qualsiasi moto, su questa pista, è difficile. Ma controllare la derapata all’uscita delle curve e durante l’accelerazione con la Ducati è dura. In quel momento si spendono tante energie giusto per controllare i movimenti della moto, mi devo sforzare molto. Poi qui c’è poco spazio per riposarsi”.

Zarco dal suo arrivo in MotoGP, dopo i due titoli in Moto2 ha guidato di tutto: Yamaha, Honda, KTM ed ora Ducati.

“Ogni moto è diversa in MotoGP, ma fin dall’inizio ho capito che bisogna avere tante energie per guidare queste moto. La Yamaha forse era meno impegnativa, ma non sono mai stato veloce come Fabio. Ora invece spero di migliorare la confidenza passo passo. Sta arrivando, ci vuole un po’ di tempo, resisterò e allora lotterò con Fabio. Questo è l’obiettivo. Con la Yamaha guidavo e la moto mi si adattava bene, con le altre mi sono dovuto adattare io”.

Il GP d’Olanda segna il giro di boa del motomondiale: qual’è la sensazione con cui Zarco va in ferie?

“Migliore di quanto mi aspettassi, ma una volta che sei qui devi cogliere l’opportunità. Il mio target è vincere il mondiale, e se si presenta ora devo provare a riuscirci. Non devo arrendermi, ma usare questo momento. Se penso al titolo mi arrabbio per aver perso punti su Fabio, ma per il mondiale il piazzamento va bene. Il bilancio della prima metà del campionato è positivo, sono contento. Il Sachsenring è stato difficile, qui meno, ma devo ancora apprendere delle cose. C’è motivazione e soddisfazione comunque per quanto fatto finora. La strategia è sempre quella di avanzare, terminata la prima parte della stagione. Fisicamente è stata dura, questo fine settimana è stato duro, ma non solo fisicamente anche per rimanere concentrato”.

Al momento Fabio Quartararo sembra averne più di tutti.

“La forza di Fabio dall’inizio dell’anno è la sua grande confidenza con la Yamaha, non ha esitazioni e questo è quello che mi manca. Io, Bagnaia Miller, Martin, al Red Bull ring dovremo vincere, perché in quella pista saremo in vantaggio”.

Rins si è lamentato di un sorpasso particolarmente aggressivo.

“Non ho parlato con lui, non sapevo fosse arrabbiato, è vero che ci siamo toccati ma non è stato pericoloso: io volevo rimanere col gruppo di testa. Comunque i miei avversari possono venire direttamente da me e parlarmi”.

Vinales si è lamentato molto della Yamaha. Ci può essere un paragone fra la sua situazione e quella che in KTM ti ha costretto ad interrompere il contratto?

“Ma io in KTM non ho mai fatto né podi né pole…”


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