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MotoGP, Zarco: "è quasi piacevole avere Marquez dietro, aiuta la mia autostima"

"E' un campione, ed ha vinto domenica scorsa al Sachsenring. Oggi ho corso al limite: mi si chiudeva l'anteriore e per recuperare spingevo col gomito: non è molto nel mio stile. Quando senti il potenziale della moto e vuoi tirarlo fuori fai molta fatica"

MotoGP: Zarco: "è quasi piacevole avere Marquez dietro, aiuta la mia autostima"

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Johann Zarco ha mancato la pole e chiuso le qualifiche ad Assen in seconda fila al quinto posto, stretto tra la Honda di Nakagami e la KTM di Oliveira. Il pilota francese in sella alla sua Ducati è attualmente secondo in classifica di campionato a -22 punti dal suo connazionale Quartararo ed è chiamato a difendere il suo differenziale punti su un tracciato che sembra favorire il suo diretto avversario.

"Giornata difficile ma sono soddisfatto perché in Q1 sono riuscito a centrare il tempo per entrare in Q2, ed in Q2 ho continuato a spingere dando il massimo. Avrei voluto poter dare di più ma sembra che su questo tracciato la Yamaha abbia davvero un vantaggio, o forse semplicemente hanno meno problemi tecnici di noi. Stamattina ho commesso alcuni errori, poi nelle FP4 abbiamo continuato a provare Setup diversi ed alla fine con delle piccole modifiche sono riuscito a trovare ila giusta confidenza con la moto. Sono contento perché anche se non è stato facile trovare il giusto assetto per questo tracciato, dimostra anche che è possibile migliorare di molto il feeling con delle piccole modifiche. Anche Bagnaia ha fatto delle buone qualifiche, tengo d'occhio anche la sua performance per vedere dove posso migliorare, e domani con una buona partenza se si correrà sull'asciutto forse avremo delle buone possibilità di arginare lo strapotere delle Yamaha su questo tracciato".

Hai parlato della Yamaha dicendo che ha dei vantaggi o che forse ha meno problemi, quale delle due?
"Sono due modi diversi di vedere la situazione. Chiaramente è più positivo per noi poter dire che abbiano meno problemi che ammettere che abbiano dei vantaggi veri e propri".

Per quanto riguarda il solito problema delle scie in Q1, pensi che stia diventando una situazione pericolosa o addirittura patetica?
"Non penso oggi ci siano stati pericoli... stavamo uscendo dal box e dovevo comunque darmi una mossa perché avevo un problema tecnico all'anteriore e non avevo ancora segnato un buon tempo. In realtà è quasi piacevole avere Marc dietro! Ogni tanto chiudo il gas per capire meglio la situazione e cosa vogliono fare gli altri piloti, ma ad un certo punto non si può aspettare in eterno e bisogna partire. Ne abbiamo discusso molto in safety Commission e ovviamente non ci si può fermare in mezzo al tracciato, ma cerchiamo di evitare più rischi possibili, poi naturalmente devo comunque fare il mio lavoro ed è così anche per gli altri piloti... fa parte del gioco credo. Il problema si presenta quando questa situazione crea disturbo ad un pilota che cerca di fare il tempo, è già successo in passato. Oggi però sapevamo che non sarebbe successo".

E non provi alcuna frustrazione quando tutti decidono di seguirti?
"Non sempre, oggi è successo perché si trattava della Q1, in Q2 di certo non aspettavano me - risponde ridendo il pilota francese - e poi come ho detto anche in tv, Marquez rimane sempre un campione per me, la settimana scorsa ha anche vinto, quindi tutto sommato il fatto che decida di seguire me aiuta molto la mia autostima".

Ti abbiamo visto affaticato durante le FP4, non succede spesso.
"Oggi ho corso davvero al limite, spesso mi si chiudeva l'anteriore e per recuperare spingevo col gomito che non è molto nel mio stile. Anche al Sachsenring avevo spinto così al limite, ma lì ho fatto la pole, mentre qui non è bastato. Quando senti il potenziale della moto e vuoi tirarlo fuori veramente fai molta fatica".

 

 

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