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MotoGP, Fernandez resta in Moto2, Aprilia e Petronas in cerca di piloti

In Tech3 ballottaggio tra Petrucci e Lecuona, a Noale sperano in Dovizioso mentre in Malesia devono trovare il sostituto di Valentino

MotoGP: Fernandez resta in Moto2, Aprilia e Petronas in cerca di piloti

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Il mercato piloti quest’anno viaggia sotto traccia, con la maggior parte dei top rider con il contratto  già firmato per il 2022 potrebbe sembrare che si tratti di una stagione in tono minore, ma non è esattamente così. Ducati ha fatto in fretta a confermare Miller e Zarco, facendo valere la propria opzione a favore, lo stesso ha fatto poi con Bastianini. Per quanto riguarda Marini, un posto per lui c’è nel neonato team VR46, mentre il suo compagno di squadra sarà con tutta probabilità Marco Bezzecchi.

Se Borgo Panigale, come anche Honda e Suzuki, ha quindi tutte le selle occupate. Ci sono ancora Case e team che devono mettere a posto le loro formazioni per il prossimo anno. KTM ha blindato il team ufficiale con un contratto triennale per Brad Binder, mentre Oliveira aveva già firmato per il 2022. Per Tech3, invece, ha promosso Remy Garnder in MotoGP e avrebbe voluto fare lo stesso con Raul Fernandez.

Il pilota di Madrid è stato il vero pezzo pregiato di questo mercato sotterraneo. Nelle prime gare della sua prima stagione in Moto2 è letteralmente esploso e ha attirato su di sé gli sguardi di più o meno tutte le squadre. Il che ha fatto drizzare le antenne a KTM, che si era vista già fuggire sotto il naso Jorge Martin lo scorso anno, con lo spagnolo che aveva messo mano al portafoglio per pagare la penale e slegarsi dall’azienda austriaca.

A tentare Raul sono state Yamaha e Aprilia, entrambe con un posto libero e il bisogno di giovani talenti. KTM  è salva, Fernandez ha detto ‘no grazie’ ad entrambe, ma anche alla possibilità di salire in MotoGP il prossimo anno. Il che significa che in Tech3 rimarrà uno dei due piloti attuali. Il ballottaggio è fra Petrucci e Lecuona, con l’italiano in vantaggio per la riconferma.

Se quindi in Austria il problema è brillantemente risolto in casa, non si può dire lo stesso per Petronas e Noale. Con Valentino Rossi che potrebbe ritirarsi a fine anno, oppure decidere di continuare con il suo team (come il finanziatore principe saudita si è augurato) una M1 è libera. Il problema è a chi affidarla. La squadra malese ha dichiarato che il Dottore è stata un’eccezione al programma di crescita dei giovani, ma non ci sono molti giovani talenti sulla piazza. Dallo scorso anno si fa il nome di Joe Roberts come predestinato alla MotoGP ma l’americano (che attira per il passaporto) non ha fatto il salto in avanti che in tanti si aspettavano approdato al team campione del mondi in carica Italtrans. Forse anche per questo motivo, hanno chiamato ad Assen Garrett Gerloff, anche lui statunitense, come sorta di test nel caso le cose dovessero precipitare.

Anche in Aprilia il rebus non è di facile soluzione. Aleix Espargarò è la sicurezza per il 2022, Andrea Dovizioso (impegnato negli scorsi giorni a Misano sulla RS-GP) una speranza, ma nulla più. Il fatto che il forlivese decida di tornare in MotoGP a tempo pieno non è scontato e, in questi casi, serve un piano B e anche un C, perché la lezione dello scorso anno deve essere stata imparata. Ci sono state delle chiacchiere con Bastianini, ma Ducati ha esercitato la sua opzione su Enea e non si è andati oltre al più classico pourparler.  Se Dovi dicesse sì, tutto andrebbe nel migliore dei modi, altrimenti ci sarebbe il rischio Roberts o la riconferma di Savadori.

Le vacanze estive sono alle porte, ma per qualche manager non è tempo di vacanze.

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