Aleix Espargarò ha agguantato una decima posizione nelle prime libere di Assen che potrebbe valere oro domani. Il rischio è infatti che anche la FP3 si disputi con il bagnato, catapultando automaticamente l’Aprilia dello spagnolo in Q2. E’ per fortuna ormai un’abitudine, ma questa costanza non fa altro che sottolineare quanto sia cresciuta la RS-GP, una moto che nel 2021 sta dando continue dimostrazioni di competitività su ogni tracciato.
La sfida non sarà però semplice e lo sa perfettamente Espargarò. Al Sachsenring proprio uno scroscio improssivo di pioggia potrebbe essere costato il podio ad Aleix, ma questo non significa che un’eventuale gara bagnata debba trasformarsi in una disfatta per l’Aprilia. Anzi, proprio a Le Mans Espargarò stava andando fortissimo sul bagnato prima di avere un piccolo problema tecnico che ha posto fine alla sua gara.
"Sinceramente mi restano dei dubbi - ha commentato Aleix a fine giornata - Abbiamo lavorato bene in FP1, ma la seconda sessione è stata quasi inutile. Avrei voluto provare un time attack, ma prima la pioggia e poi qualche bandiera gialla mi hanno fatto cambiare idea. Una sessione un po’ inutile purtroppo. Però stamattina è andata abbastanza bene, ho cercato di tirare fuori un buon tempo con gomme da gara e non è andata male tutto sommato. Sono riuscito a fare il mio miglior tempo con una gomma che aveva 20 giri, quindi va bene così. Ho sofferto solo un po’ in alcuni punti della pista in cui l’aerodinamica della RS-GP la rende molto pesante nei cambi di direzione veloci. Specialmente in curva 6 e 12 c’è questo problema a farla entrare bene in curva. Ma abbiamo questa base e non possiamo cambiarla, quindi va bene così".
Preferiresti una gara su pista bagnata. A Le Mans stavi andando molto forte?
"Preferirei correre sull’asciutto. Questa pista è davvero bellissima, con il suo layout e poi noi siamo stati forti sull’asciutto stamattina. L’Aprilia sta andando bene qui, quindi spero nell’asciutto. Ma anche se dovesse piovere, penso che potrei fare una bella gara. La moto si comporta bene anche con l’asfalto bagnato".
Pensi di essere abbastanza competitivo per salire sul podio?
"Come competitività, penso di essere al meglio di sempre. Sono sempre vicino al podio, al Sachsenring ero vicinissimo a finire davanti. Il fatto è che oggi in MotoGP è davvero tutto difficile, nessuno cade, nessuno fa errori e sono tutti molto consistenti. Non è facile salire sul podio, forse non lo è mai stato tanto. Ma questo rende ancora più bella l’idea di riuscirci. Io mi sento più competitivo di sempre e so che ci arriveremo, basta avere pazienza. Il podio per me è davvero importante, ma ancora di più sarebbe restare nei primi otto in campionato, il che significherebbe che non hai fatto errori durante la stagione. Ho già uno zero a Barcellona, non voglio farne altri".
Si continua a parlare della regola che prevede la penalizzazione quando un pilota tocca la zona verde oltre la pista. Cosa ne pensi?
"Per me, dopo un primo avvertimento di passaggio sul verde, darei subito un long lap penalty. Non dovrebbe essere consentito di andare sul verde così facilmente. In passato in quei punti non c’era asfalto, ma erba. Ed era parecchio scivolosa. Andare lì con le gomme significava perdere 3 o 4 secondi. Magari si poteva anche cadere, quindi non caipisco perché oggi è consentito passare lì anche quattro volte. Capisco che per sicurezza sia giusto dare una chance, ma dopo il primo passaggio darei subito il long lap penalty".