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MotoGP, Alzamora: "Se non ti ha emozionato Marquez al Sachsenring, non sei umano"

Il manager spagnolo sul trionfo di Marc: "Vederlo vincere ci ha commosso, abbiamo sempre saputo che sarebbe guarito prima o poi. Questo è il momento più duro, non è ancora al 100%"

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Emilio Alzamora ha accompagnato Marc Marquez per tutta la sua carriera ed è letteralmente esploso in un pianto liberatorio dopo il trionfo al Sachsenring del pilota spagnolo. Una vittoria difficile da prevedere, che ha mostrato ancora una volta di quanto talento disponga Marquez, in grado di battere tutti i propri rivali correndo 'quasi' con un braccio solo. Alzamora ha rilasciato alcune dichiarazioni ai colleghi spagnoli di AS, sottolineando e sintetizzando tutte le emozioni provate in quegli istanti che da soli hanno cancellato quasi del tutto un anno di vera sofferenza. 

"È stata una giornata molto, molto, molto speciale, perché abbiamo potuto vedere Marc sul gradino più alto del podio di nuovo - ha affermato Alzamora - e soprattutto per lui, perché ha potuto provare la sensazione di stappare il Prosecco ed essere un pilota che ha vinto un Gran Premio di MotoGP. Vederlo vincere ci riempie di orgoglio, la pista è meno impegnativa fisicamente per lui ed è stato in grado di difendersi perfettamente".

Il manager spagnolo ha anche risposto in maniera molto secca quando gli è stato chiesto se si fosse temuto nell'entourage del pilota di non vederlo mai più tornare alla vittoria.
"No! Siamo sempre stati molto consapevoli dell'infortunio che Marc ha dovuto superare, di tutte le fasi che stava attraversando, suo malgrado. L'importante è che il recupero dall'infortunio vada bene e che continui ad evolversi in modo che possa dimenticare tutto questo".

Non è stato un periodo facile, neanche per chi come Emilio l'ha vissuto da spettatore.
"Chi non avrebbe sofferto e pianto con una storia come questa? Questo è un ragazzo che conoscevo quando aveva dodici anni e guardate cosa ha raggiunto. Poi si è fermato a Jerez, un episodio che ha tagliato un po' tutta la sua carriera, e ora sembra che possa tornare a vincere come prima. Se non provi emozioni con questa storia non sei umano. Quando sono andato da lui nel parco chiuso non ci siamo detti niente, è bastato uno sguardo ed un abbraccio".

Il peggio è forse passato, ma non è tutta discesa secondo lo spagnolo. 
"Il momento più difficile è stata, e continua ad essere, questo periodo di recupero finché non sarà al cento per cento".

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