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MotoGP, Petrucci: "Devo partire meglio e lasciar cuocere Lecuona nel suo brodo"

"Mi ha buttato a terra Alex Marquez, ma è stato Iker fare cose stupide nei primi giri. Oggi potevamo stare in top ten entrambi, invece è un doppio zero per Tech3. Devo qualificarmi meglio per stare lontano da lui"

MotoGP: Petrucci:

Il Gran Premio di Germania di Danilo Petrucci è durato poco e la sua fine è stata causata da un errore di Alex Marquez, che ha travolto l’italiano in staccata alla prima curva mentre i due lottavano a metà classifica. La gara è durata troppo poco per dare giudizi, ma la sensazione è che Danilo potesse rendersi protagonista di una buona giornata. 

Il Petrucci che si presenta all'incontro con i giornalisti dopo la gara è palesemente nervoso e ci mette poco a chiarire che in realtà il vero imputato oggi non è Alex Marquez, bensì il suo compagno Iker Lecuona.

"Non c’è molto da dire. Marquez è caduto e io sono caduto sulla sua moto - ha spiegato Petrucci - Il problema è che lui aveva frenato forte quanto Lecuona, che era davanti. Per me Iker ha fatto davvero delle cose stupide in pochi giri. Tutti stavamo aspettando, eravamo in fila ed io ero lì con gli altri. C’era tanto traffico ma è normale in quella fase di gara. Di certo avevo anche io la possibilità di passare chi mi stava davanti, ma se guardate la gara nessuno passava perché con 25 giri da fare, devi aspettare in gara altrimenti rovini solo la gomma. Iker stava spingendo forte, mi ha passato due volte ed in curva uno eravamo in fila. Lui ha frenato molto forte, Alex che lo seguiva l’ha preso come riferimento. Iker è andato largo, Marquez invece è caduto e mi sono ritrovato la sua moto sotto la mia". 

Quindi la responsabilità secondo te è di Lecuona?
"Avevamo fatto un buon weekend, una buona partenza e stavo semplicemente aspettando il momento giusto. Sono davvero arrabbiato con Iker perché potrebbe imparare da tutti i 21 piloti che ci sono in pista, non solo da me. Ci sono altri piloti che hanno almeno il triplo della sua esperienza in pista e potrebbe solo imparare da loro. E lui continua a fare sempre le stesse cose, sono tutte le gare che fa così. Continua ad essere aggressivo nei primi giri e poi finire le gare in ultima posizione a mille secondi dai primi. La sua strategia di gara è questa più o meno". 

Parlerai con lui?
"No. Penso che l’unica cosa che posso fare sia qualificarmi meglio e stare lontano da lui, per lasciare che si possa cuocere nel suo stesso brodo nelle prossime gare". 

Peccato che a mortificare il lavoro sia proprio il tuo compagno. 
"Brutto perdere una gara così e rovinare tutto il lavoro della squadra. Se avesse aspettato un po’, avremmo finito entrambi nei punti. Facendo così andiamo a casa con zero punti tutti in Tech3. Potevamo fare molto di più se fosse rimasto tranquillo. Non c’è molto da dire, il mio obiettivo oggi era stare in top ten e quando sono caduto ero dodicesimo. Il mio obiettivo era alla portata, stavo gestendo le gomme. Non sono un campione del mondo, ma sono dieci anni che corro al Sachsenring in MotoGP e so abbastanza bene come vanno le cose qui. Si tratta di gestire il lato sinistro della gomma, senza attaccare soprattutto ad inizio gara. Alla fine se hai ancora gomma puoi spingere, ma il fatto di essere paragonato al suo stesso livello è anche deludente". 

Qualcosa di buono c'è stato al Sachsenring per te e la KTM?
"Sono contento perché mi sto avvicinando allo stile di guida che hanno i due piloti factory. e che funziona sulla KTM Mi sono sentito bene anche stamattina su gomme usate, sono stato davvero contento della moto. Mi fa piacere correre subito ad Assen, perché davvero mi sento a mio agio in sella. Sicuramente sarebbe stato bello finire il weekend in top ten come avevo detto ieri. Però purtroppo non è andata così". 


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