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MotoGP, Bagnaia: "Non contento dell'ultimo posto, ma soddisfatto del mio lavoro"

VIDEO - "Non ho fatto il time attack, è normale essere indietro. Devo lavorare su me stesso: la Ducati funziona bene al Sachsenring, ma non riesco mettere insieme un giro buono"

MotoGP: Bagnaia:

Negli ultimi tempi non capita spesso di vedere il nome di Bagnaia all’ultimo posto della classifica, ma è esattamente quello che è accaduto oggi. Sembrerebbe un vero e proprio disastro, ma Pecco appare invece tranquillo, come se non fosse neanche un pizzico preoccupato.

Io giù di morale? Non capisco perché me lo chiedete - ribatte - Non è bello essere ultimo,  ma se non fai  il time attack è normale essere indietro. In MotoGP c’è un livello che non si è mai visto prima e se non monti la gomma nuova ti trovi indietro. L’abbiamo visto anche con Marquez, anche se lui è passato dalla gomma dura alla media a metà turno”.

Che tipo di lavoro hai fatto oggi?
Ho usato solo gomme usate. Il problema, semmai, è stato non riuscire a fare un buon tempo a inizio turno quando erano nuove, ma in quel caso qualcosa non aveva funzionato bene, perché alla fine ho girato a un solo decimo da quel crono. Riesco a essere molto costante, ma fatico a essere veloce nei primi 6 o 7 giri”.

Influiscono anche le gomme?
Oggi ho usato la dura all’anteriore e la media al posteriore, l’ho trovata buona, ma ho visto che Miller è stato costante e veloce con la dura. Sicuramente la proverò domani mattina, ma prima farò i due time attack che non ho fatto oggi”.

Quanto devi migliorare?
Sono ultimo, quindi ho ancora molto da imparare (ride). Rispetto a due anni fa, il mio passo è molto migliore e quindi non sono spaventato per la gara. Al Sachsenring ho sempre  faticato, anche nel 2017 quando  salii sul podio in Moto2. Non posso essere contento dell’ultimo posto ma sono soddisfatto del lavoro di oggi, perché sono riuscito a essere costante ed era quello che mi era mancato a Barcellona. Ho fatto un passo in avanti e sono sicuro che domani sarà lo stesso, perché so dove migliorare”.

Si dice che questa pista sia la bestia nera per la Ducati, confermi?
C’è una cosa che non capisco: quando arriviamo su una pista buona per noi, tutti dicono che dobbiamo vincere a tutti costi, questo è un circuito favorevole alla Honda, ma nessuno dice nulla, è strano. Moto a parte, è sempre il pilota a fare la differenza, ma devo dire che la Ducati si adatta bene a questo circuito, sinceramente farei fatica a trovare cosa cambiare sulla moto. Sono io a dovere lavorare su me stesso, se guardo i dati vedo che sto perdendo dei pezzi per strada, non riesco a fare mettere insieme dei buoni settori in un unico giro”.


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