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MotoGP, Marquez: "Il Sachsenring sarà il mio primo GP senza limitazioni fisiche"

"La Honda? In questo momento io non sto aiutando la moto e lei non sta aiutando me. Vincere come la Carrasco? Ogni volta che spingo cado, non sono ancora pronto"

MotoGP: Marquez:

La domanda che tutti si fanno alla vigilia del GP di Germania è se la dittatura di Marquez e della Honda al Sachsenring è destinata a finire. Marc vince sul toboga sassone dal 2010, lo stesso fa la HRC, ma questa volta arrivano entrambi con qualche problema: fisici per il pilota, tecnici per la moto. È altrettanto vero che il circuito tedesco è così particolare che qualche sorpresa potrebbe esserci. Il primo a esserne convinto è proprio Marquez.

Questa potrebbe essere la prima pista in cui potrei non avere limitazioni fisiche, o comunque saranno minime - afferma fiducioso - Perché ci sono solo 3 curve a destra, quelle in cui soffro, e solo un cambio di direzione ad alta velocità. Naturalmente non si può pensare di arrivare qui e cambiare completamente la mia situazione, ma potrò vedere qual è realmente il mio livello”.

Il tuo, ma anche quello della Honda.
Cerco sempre di valutare la situazione, già l’anno scorso aveva faticato e adesso ancora di più. La verità è che in questo momento io non sto aiutando la moto e la moto non sta aiutando me. Bisogna cercare di migliorare per potere ottenere dei buoni risultati, io cercherò di farlo dalla mia parte e so che HRC lo sta facendo dalla sua. L’obiettivo è quello di alzare il nostro livello in modo da finire la stagione bene e iniziare il il 2022 competitivi”.

Manca un tester come Pedrosa?
“Il test team sta lavorando bene e Bradl è molto veloce, però i rivali hanno migliorato e bisogna seguirli. Ha influito anche la situazione particolare dello scorso anno, quando hai uno o due piloti veloci per gli ingegneri è più facile seguire una direzione. Invece avevano un debuttante e Crutchlow non era nella sua migliore stagione, quindi mancavano dati. Stiamo pagando quello”.

Nei test di Barcellona sei riuscito a chiarirti le idee?
Quella giornata è stata molto importante, per la Honda ma soprattutto per me, credo che sia la migliore cose che mi sia capitata nelle ultime due settimane. Per la prima volta dal mio rientro ho potuto guidare senza pressione, senza guardare i tempi, e ho potuto provare molte cose. Nei due giorni dopo ero distrutto, ma già venerdì ho potuto allenarmi bene sulla moto da flat track, questo significa che il mio corpo sta migliorando”.

Quindi arrivi al Sachsenring al momento giusto?
Mi piacerebbe arrivarci in una migliore condizioni, potendo attaccare. Comunque sto già diminuendo gli antibiotici e le mie condizioni stanno migliorando”.

Ana Carrasco a Misano è tornata alla vittoria dopo un brutto infortunio.
Sono molto felice per lei. Conosco bene la sua squadra perché è stata quella che mi ha dato l’opportunità di guidare per la prima volta una moto. Parlo spesso con il suo team manager, mi ha detto che ha potuto allenarsi bene in inverno ed è arrivata pronta. Un risultato come quello le darà altra benzina e starà sicuramente al top. Mi piacerebbe riuscire a vincere come ha fatto lei prima della fine dell’anno, ma siamo in due situazioni diverse: io non sono all 100% e non ho potuto fare i test invernali. In questo momento devo seguire le mie sensazioni perché ogni volta che in gara cerco di essere più veloce cado. Questo vuol dire che non sono ancora pronto”.

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