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Marini: "In MotoGP tutti i piloti fanno paura, e anche le moto"

"Il processo di apprendimento ha richiesto tempo, la Ducati è strana la prima volta che ci sali sopra. Qui ho un nuovo serbatoio per poter guidare meglio. Il 2022? Avrò novità quando la situazione sarà più calma"

MotoGP: Marini:

Non ci sono ancora novità per il futuro in MotoGP di Luca Marini. Il pilota italiano è concentrato sul fine settimana di gara del GP di Germania, così come il suo team, che preferisce far sì che Luca sia sereno e tranquillo durante questi giorni senza divulgare informazioni sul 2022.

“Questa pista è molto particolare e provo delle sensazioni particolari ogni volta che torno perché qui ho conquistato il mio primo podio – ha iniziato LucaIl circuito è particolarmente complicato e di sicuro non è il massimo per la Ducati ma abbiamo dimostrato di essere competitivi anche in piste che storicamente non sono favorevoli. Vedremo come andrà, anche le gomme posteriori sono cambiate rispetto al 2019 quindi sarà interessante. Per il prossimo anno non ho ancora delle informazioni, penso che avrò delle novità dopo questo fine settimana o subito dopo, comunque quando ci sarà un po’ più di calma. La mia squadra cerca sempre di farmi rimanere concentrato sul mio lavoro e tranquillo”.

Dopo i test di Barcellona Ducati ti ha aiutato in qualche modo per la tua posizione sulla moto?
“Sì, su questa pista si sta molto piegati. In quei secondi sarà importante concentrarmi per capire cosa mi serve per essere più a mio agio in sella. Sarà interessante guidare qui. Ho un serbatoio diverso, che ho provato a Barcellona, per questo motivo. È funzionale, lavora bene e ho più supporto quando mi piego”.

Quindi il problema è la posizione delle gambe e delle ginocchia?
“Secondo me non ho abbastanza supporto con le gambe e devo fare tutto il lavoro con le braccia. Per abbassarmi faccio molta pressione sulle spalle e non è il massimo farlo durante tutta la gara”.

Qual è il bilancio delle tue prime sette gare? Ti trovi al punto in cui ti saresti aspettato di essere?
Il livello della MotoGP è incredibilmente alto e mi piace che sia così. Pensando a qualche anno fa, c’erano più duelli e il pubblico si affezionava di più ai piloti che erano sempre davanti. Adesso c’è un vero e proprio livello da MotoGP. Tutti i piloti fanno paura, così come le moto. È bello far parte di questo mondo. Per la stagione sono abbastanza soddisfatto, penso che avrei potuto fare qualcosa di meglio. Sono contento di dove sono arrivato, mi sento molto bene con la moto. Fare due gare di fila mi ha aiutato tanto perché non ti fa perdere le sensazioni del fine settimana precedente. Sono soddisfatto, i risultati in termine di punti sono quelli che mi ero prefissato. In media sono contento, in MotoGP il processo di apprendimento ha richiesto tempo. La Ducati è strana la prima volta che ci sali sopra ma adesso va bene”.

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