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MotoGP, Espargarò: "Sono deluso, mi sarebbe piaciuto avere 4 RS-GP in pista"

Lo spagnolo amaro per l'accordo tra Team Gresini e Ducati: "Auguro alla squadra buona fortuna e di stare dietro di noi". Sul week-end del Sachsenring: "Il braccio sta meglio. Voglio lottare per il podio, la pista si addice a me e alla moto"

MotoGP: Espargarò:

Questo week-end il circus del Motomondiale approda al Sachsenring per l’ottavo appuntamento della stagione. Se in testa alla classifica Fabio Quartararo ha costruito un tesoretto di 14 punti nei confronti del diretto rivale Johann Zarco, quest’oggi a tenere banco è stato l’annuncio ufficiale dell’accordo tra Gresini Racing Team e Ducati sino al 2023 (QUI il pezzo relativo). La struttura del compianto Fausto tornerà così a rivestire i panni di formazione indipendente, sancendo la fine del sodalizio con la Casa di Noale che durava oramai dal 2015. 

Sono deluso perché, come ho avuto modo di dire in numerose occasioni, mi sarebbe piaciuto avere due ulteriori RS-GP - ha esordito Aleix Espargarò - malgrado i netti miglioramenti, per qualche motivo non siamo riusciti a convincere la squadra. Non ho molto altro da aggiungere, cercheremo di stare davanti a otto Desmosedici anziché a sei come quest'anno. Auguro a tutti loro buona fortuna e di stare alle nostre spalle nel 2022.

Dall’alto della sua esperienza, lo spagnolo, ben consapevole dei progressi effettuati in tempi recenti tramite l’apporto della nuova moto, non ha nascosto un pizzico di amarezza in seguito al “patto della concordia”. Ciononostante, considerate le caratteristiche (favorevoli) da “toboga” dell’impianto ubicato nel Land della Sassonia, il binomio vi giunge con alte aspettative.

L’obbiettivo è salire sul podio, non sarà semplice e lo sappiamo. A Barcellona abbiamo sofferto più del previsto, tuttavia, prima della mia stupida caduta, ci trovavamo a ridosso delle posizioni di vertice - ha proseguito - qui in Germania, nonostante non gradisca molto il layout del tracciato, sono sempre andato forte. Inoltre, il motore ha importanza relativa, per cui guardo con fiducia a domenica. Complice il grande caldo, la gestione delle gomme nonché delle energie rivestirà un ruolo cruciale”.

Reduce dallo zero nel Gran Premio di casa, il pilota di Granollers si è visto costretto a saltare i test del lunedì successivo alla gara a causa di complicazioni legate al braccio destro operato per sindrome compartimentale tra Le Mans e Mugello.

“I due giorni successivi alla gara in Catalunya si sono rivelati complicati. Il braccio non versava in buone condizioni, mi sono spaventato perché ho temuto di dovermi operare una seconda volta. Essendosi tolti i punti di sutura, talvolta si può incorrere in qualche infezione, in tal senso ho dovuto prendere gli antibiotici. Per fortuna, adesso si è sgonfiato e, anche se duro, mi sento bene. La MotoGP è brutale sotto questo punto di vista, spero che non mi comporti altre grane nel fine settimana”.

Al contempo, in terra catalana si è assistito al caso-Quartararo, con il francese penalizzato dalla race direction per aver completato gli ultimi tre giri della contesa con la cerniera della tuta aperta e senza l’obbligatoria protezione al petto. Un episodio simile a quanto accaduto a Jack Miller in Qatar nel 2019, quando l’allora portacolori Pramac Racing gettò via la propria sella (rotta in un cambio di direzione).

“Sono entrambi due esempi calzanti, però, penso che non avremo grane di questo tipo per i prossimi dieci anni. Posso capire i piloti in quelle circostanze, meno i tre secondi di penalità inflitti a Fabio. Chiaramente, con quell’azione ha messo a repentaglio l’incolumità di coloro che si trovavano dietro di lui, ma esiste un regolamento e deve essere rispettato”.

Savadori: "Mi dispiace che Gresini si separi da Aprilia"

Alla seconda zona punti consecutiva, dall'altro lato del box Lorenzo Savadori sta proseguendo il proprio processo di adattamento alle prerogative della RS-GP e categoria. In netta crescita rispetto alle prestazioni dell'avvio di stagione, il pilota di Cesena è atteso all'esame del Sachsenring, sulla carta maggiormente congeniale alla quattro cilindri di Noale.

"Essendoci brevi rettilinei, la RS-GP dovrebbe avere qualche vantaggio, come avvenuto a Le Mans - ha dichiarato - purtroppo, qui ho girato soltanto nel 2010 in 125cc e due anni or sono in MotoE, ovviamenta in sella ad una MotoGP sarà tutt'altra storia. In ogni caso mi sento positivo, ci stiamo avvicinando al gruppone di mezzo e i passi in avanti si stanno vedendo".

A una manciata di ore di distanza dalla messa nero su bianco della futura collaborazione tra Gresini Racing Team e Ducati, il Campione in carica del CIV Superbike si pone sulla stessa falsariga di pensiero del compagno di squadra.

"Portare quattro moto in pista aiuta, velocizza e facilita soprattutto la fase di sviluppo. A bocce ferme mi dispiace che Gresini si separi da Aprilia, ma allo stesso tempo felice, auguro a loro il meglio per il futuro. Nel mio piccolo non cambia assolutamente nulla, darò il massimo fino al termine della stagione. Il campionato è ancora lungo e voglio mostrare il mio reale potenziale", ha concluso.

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