Tu sei qui

SBK, Ducati e Aruba lanciano i dadi: in gioco ci sono i prossimi tre anni!

LA TRATTATIVA – La partnership che dura dal 2015 è in scadenza ed è tempo di sedersi attorno al tavolo per decidere il futuro e quale direzione seguire fino al 2024

SBK: Ducati e Aruba lanciano i dadi: in gioco ci sono i prossimi tre anni!

Share


Un matrimonio iniziato nel 2015, giunto quest’anno al suo sesto anniversario. Stiamo parlando di Aruba e Ducati, che insieme condividono l’avventura in Superbike grazie al contributo di Feel Racing, la società che fa capo a Daniele Casolari.

Un progetto senza dubbio ambizioso quello legato alle derivate, dove ogni anno Stefano Cecconi (proprietario Aruba) ha sempre cercato di rilanciare con investimenti importanti. In questi sei anni Aruba si è tolta diverse soddisfazioni al fianco della Casa di Borgo Panigale, nonostante ad oggi manchi ancora l’obiettivo principale, ovvero centrare il Mondiale.

Le speranze sono state inizialmente rivolte inizialmente in Chaz Davies, il quale è uscito sconfitto dal confronto con Johnny Rea, ancora di più dopo il passaggio dal bicilindrico al quattro cilindri a V. C’è poi da mangiarsi le mani per quanto accaduto nel 2019 con Alvaro Bautista, capace di gettare al vento un Mondiale praticamente in cassaforte dopo undici trionfi consecutivi al via. In ultimo il titolo sfumato nel 2020  con Scott Redding.

Il passato è però alle spalle, dal momento che lo sguardo è rivolto al presente e al tempo stesso al futuro. Già, perché ci sono da pianificare i prossimi tre anni, dal momento che quest’anno scade l’accordo tra le parti, così come i contratti con entrambi i piloti.

In questi mesi Ducati sta decidendo il proprio futuro in MotoGP, che nel 2022 vedrà quasi certamente otto moto al via grazie all’arrivo di Gresini. Se da una parte c’è l’impegno nel Motomondiale, dall’altra quello in SBK, dove la prossima settimana si inizierà a sedersi attorno a un tavolo e capire quale strada imboccare. L’intenzione è quella di non fermarsi, ma proseguire assieme il  percorso fino al 2024. Con ogni probabilità il rinnovo avrà infatti base triennale come accaduto negli anni precedenti.

Ci sarà da capire il progetto tecnico, legato in particolare allo sviluppo della V4, così come il nodo piloti e l’impegno delle risorse coinvolte nel progetto SBK. A tal proposito, in occasione del fine settimana di Misano, Davide Tardozzi ci ha detto che l’impegno di Ducati nelle derivate rimarrà immutato, nonostante l’impegno di ben otto moto in pista in MotoGP.

In Superbike il Mondiale è solo alla terza gara, ma la sensazione è già di essere nel 2022!

Articoli che potrebbero interessarti