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SBK, Redding: “La bandiera nera? L’80% degli altri piloti avrebbe fatto come me”

“Il motore andato in fumo era vecchio e aveva molti chilometri. Dall’Igna? Sarebbe magico avere una Ducati più competitiva, ma lavoro con quello che ho”

SBK: Redding: “La bandiera nera? L’80% degli altri piloti avrebbe fatto come me”

Un venerdì abbastanza complicato quello di Misano per Scott Redding. Il pilota Ducati ha infatti dovuto fare i conti con la rottura del motore della propria Ducati, in seguito la bandiera nera col cerchio arancio, che lo obbligava ad arrestarsi immediatamente a bordo pista.

Peccato che Scott abbia deciso di tornare ai box, incorrendo nella penalità di 20 minuti fermo in FP2. A fine giornata è quinto nella generale a quasi otto decimi dalla vetta.

“Che dire di questa giornata – ha esordito Scott – se chiedete agli altri piloti cosa avrebbero fatto con la bandiera arancio e nera, l’80% si sarebbe comportato come me. Ho avuto un problema tecnico al motore e in quel momento ho semplicemente pensato di seguire sulla mia traiettoria, facendo attenzione ed evitando di ostacolare gli altri”.

Peccato che quel comportamento è stato penalizzato con lo stop di 20 minuti nel box.
“Non sapevo di dovermi fermare immediatamente. Sono andato in direzione gara a scusarmi, dicendo che non sarebbe successo più e di aver imparato la lezione, ma alla fine non è cambiato nulla”.

Di sicuro per Scott non è un gran momento dopo i recenti fatti accaduti in terra portoghese.
“Oggi 20 minuti di penalità, poi c’è quella di Estoril per la partenza anticipata. Purtroppo in queste due gare è andata così. C’è poco da fare, l’unica è lavorare per cercare di migliorare ed essere competitivi”.

L’attenzione si sposta poi sul motore rotto.  
“Sinceramente non saprei cosa sia accaduto. Era da un po’ di tempo che utilizzavo quel motore, aveva diversi chilometri e si è rotto”.

Problemi a parte Redding ha avuto modo di incontrare Gigi Dall’Igna nel box.
“È sicuramente utile avere un contributo come quello di Gigi nel box, anche se è arrivato stamani quando il motore si è rotto (sorride). Purtroppo al momento non mi trovo molto bene con la moto, ma continuo a lavorare per migliorare. Sarebbe magico avere una moto forte domani, però so che è complicato”.

Ci si chiede quindi se Scott abbia chiesto alcune info in merito allo sviluppo della V4.
“Non sono interessato al momento a queste cose, dato che devo fare del mio meglio con il materiale che ho a disposizione. So che a Borgo Panigale stanno lavorando per migliorare la moto e dovrò fare il massimo”.

 

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