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MotoGP, A. Espargarò: "Ducati e KTM sono come dei dragster. Ci serve potenza"

"Quando sono solo in pista riesco a fare certe linee, ma qui loro erano migliori di tutti. Sono dispiaciuto per la caduta, ma mi è chiaro ormai che senza altra potenza non arriveremo sul podio"

MotoGP: A. Espargarò:

Aleix Esprgarò è purtroppo caduto durante il Gran Premio di Barcellona mentre stava dando vita ad una delle migliori gare di una già ottima stagione con lAprilia RS-GP. Lo spagnolo era vicino alla top five quando ha perso l’anteriore della sua moto proprio dopo aver difeso strenuamente la posizione da Marc Marquez, con cui ha anche ingaggiato un bellissimo duello in pista. 

Volendo vedere il bicchiere mezzo pieno, la tappa del Montmelò ha almeno confermato quanto sia veloce ed anche poliedrica la moto di Noale edizione 2020, che permette allo spagnolo di qualificarsi regolarmente a ridosso della prima fila e poi lottare in gara per le posizioni che in passato erano solo un miraggio. Il momento in cui Aleix potrà gustarsi il Prosecco sul podio appare vicino, ma di certo oggi c’è un certo mix tra rabbia e delusione sul volto di Espargarò nel consueto incontro con i giornalisti a fine gara. 

"Stavo raggiungendo Zarco, ma ho stressato troppo la gomma anteriore e sono arrivato lungo alla uno - ha raccontato Espargarò -  Sono andato largo e Vinales mi ha passato. Ho cercato di restare vicino a Maverick per provare a ripassarlo dopo, ma ho perso l’anteriore alla nove. Purtroppo è andata così". 

Una brutta delusione cadere mentre lotti così vicino ai migliori.
"Non sono molto dispiaciuto per la caduta. Stamattina ho fatto un brutto warmup, non avevo ritmo né velocità. Alla fine abbiamo modificato l’assetto della moto e scelto una gomma diversa e mi sono ritrovato molto competitivo. Ho sbagliato io e questo mi dispiace molto per la squadra. Ma oggi abbiamo visto che Quartararo non riusciva a fare la differenza che faceva nelle prove ed anche Mir è apparso in difficoltà".

Intendi che oggi KTM e Ducati erano troppo veloci per tutti?
"Il fatto è che quando le condizioni sono come quelle di oggi, puoi fare la differenza solo in staccata. Ducati e KTM hanno il miglior motore ed a loro basta raddrizzare la moto ed andare, come se fosse una gara di dragster. Questo è frustrante perché abbiamo visto che anche Yamaha e Suzuki non riescono a competere quando la situazione è questa".

Però quando sei solo in pista, come loro, i tempi sono da riferimento. 
"Quando giri da solo puoi fare le tue linee, ma quando sei in gara, devi gestire le gomme ed il serbatoio pieno, cambia tutto. Devi rischiare sempre, rischi sempre di cadere. Anche questo è un loro vantaggio. Se vogliamo davvero lottare per il podio, per stare davanti a tutti, ci serve più potenza". 

Hai visto cosa è successo a Quartararo con la tuta? Pensi che andrebbe fermato un pilota in una situazione come quella?
"No dai. Sono cose che succedono. Cosa puoi fare quando succede in gara, puoi fermare un pilota? Di certo è pericoloso, capisco la domanda. Ma Fabio sta lottando per il mondiale, pensi sarebbe giusto fermare un pilota perché la zip si è rotta? Capisco che si parla di sicurezza, ma la vedo così". 

Invece come procede con il tuo braccio, hai avuto problemi oggi in gara?
"Il braccio è andato bene. Stamattina si è rotto un punto ma dopo è andato tutto ok, non ho perso liquido dal braccio. Adesso ho un piccolo buco che è un po’ pericoloso per quanto riguarda infezioni o cose del genere. Ma i ragazzi della Clinica Mobile hanno gestito bene tutto, adesso resta da capire domani come sono messo per i test. Magari mi basterà riposarmi un po’ e dopo pensare solo ad arrivare al massimo della condizione al Sachsenring". 

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