La qualifica di Pol Espargarò a Barcellona si è conclusa prima del previsto. Nonostante sia riuscito a strappare l’accesso alla Q2 con il secondo crono, lo spagnolo si è poi steso a terra nel giro decisivo, dovendo alzare bandiera bianca.
Domani, alle ore 13, scatterà quindi dalla 12^ casella con la Yamaha di Valentino Rossi alla sua sinistra.
“Che dire, dispiace sia finita così, infatti sono deluso – ha esordito lo spagnolo – con il crono della Q1 sarei partito dalla seconda fila, invece domani scatterò dietro. Purtroppo è evidente che qualcosa non va secondo i piani, dal momento che fatichiamo e se finisci a terra quando provi per la terza volta l’attacco al tempo qualcosa non funziona. Il problema è che su questa pista facciamo molta fatica con il posteriore. L’anteriore resta infatti il punto forte della nostra moto, mentre al posteriore fatichiamo molto in trazione e quello è il nostro punto critico, di conseguenza dobbiamo andare a forzare con la parte davanti per compensare”.
Uno degli aspetti emersi è poi il fatto di continuare a succhiare la scia in qualifica. Sul tema Pol è molto schietto.
“Odio guidare in questo modo, perché non rappresenta il mio stile. Nel momento in cui devi seguire un altro pilota non puoi guidare come vuoi, tantomeno rilassarti in sella alla moto, ma solo seguire quello che fa chi ti precede. Ognuno di noi è poi libero di comportarsi come vuole, il problema attuale è che noi piloti Honda non possiamo girare da soli in pista, dal momento che siamo lenti ed è evidente. Proprio per questo ci mettiamo in scia agli altri, ma tutto ciò a me non piace, dato che io vorrei rimanere solo in pista e seguire la mia linea, senza considerare quella di altri. Purtroppo però questa è la nostra situazione e dobbiamo conviverci”.
La sua mente si sposta poi sulla giornata di domenica.
“Domani la scelta della gomma in gara sarà cruciale, il problema è che ci sono tanti aspetti da valutare. Innanzitutto sembra che stanotte pioverà, inoltre domani correremo subito dopo la Moto3 e non dopo la Moto2. Inoltre dovremo ben capire quale sarà la temperatura dell’asfalto. Oggi, in occasione delle qualifiche, il termometro segnava ben 48 gradi. Abbiamo comunque lavorato, valutando sia la media che la soft”.
L’ultima considerazione riguarda il momento che sta attraversando Honda. Se la situazione dovesse rimanere quella attuale, non è da escludere che il prossimo anno HRC possa beneficiare delle concessione come accaduto a KTM e Aprilia lo scorso anno.
“In questo momento non mi vergognerei a poter beneficiare delle concessioni, anzi sarebbe utile. È vero che la Honda rappresenta una casa considerata come l’elite del Motorsport, che insieme alle altre investe molti soldi nel progetto MotoGP, ma abbiamo bisogno di crescere e migliorare. Quest’anno ho iniziato la stagione con soli cinque giorni di test, che non sono nulla e la moto non è a livello delle altre. Per il 2022 le giornate concesse in pista saranno ancora le stesse e questa cosa potrebbe penalizzarci nuovamente. Come detto, qualora dovessimo avere le concessioni ben venga, non c’è da vergognarsi”.