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MotoGP, Mir a Suzuki: "Serve impegno dalla Factory, voglio poter difendere il titolo"

"La squadra in pista sta facendo un ottimo lavoro ma non basta. La moto non cambia da due anni, servono dei pezzi nuovi. Dominio di Quartararo in gara? Non ne sarei certo"

MotoGP: Mir a Suzuki: "Serve impegno dalla Factory, voglio poter difendere il titolo"

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Joan Mir sta difendendo da solo i colori della Suzuki in questo weekend, visto l'infortunio di Alex Rins. Il campione del mondo però non è stato particolarmente brillante fino ad ora sul Montmelò di Barcellona, arrivando anche a lamentarsi per la prima volta della sua Suzuki. Il decimo posto conquistato in griglia di partenza non rende giustizia al potenziale della coppia rappresentata da Mir e dalla GSX-RR.

Il problema resta dunque la prestazione pura sul giro secco, una pratica in cui Suzuki ha sempre faticato salvo poi dare vita spesso a rimonte in gara incredibili. Domani Mir dovrà farne una, sperando di gestire meglio le gomme e ritrovarsi davanti come ha saputo fare anche nel 2020. 

"Sono dispiaciuto per come sono andate le qualifiche - ha affermato Mir - ma era impossibile andare più forte e questo è frustrante per me. Ma dobbiamo continuare a lavorare. Il ritmo in FP4 non è stato male, anche con gomme finite sono constante e veloce sul passo".

Pensavi di poter fare meglio rispetto al decimo posto in griglia?
"Si, invece correremo in rimonta. Dobbiamo continuare a migliorare perché questo è l'unico modo per vincere le gare. Solo così è possibile andare a podio la domenica. Abbiamo una buona base, ma è sempre la stessa moto dell'anno scorso. Sono stato due decimi più veloce del 2020 e sono decimo. Serve materiale nuovo, sono un po' preoccupato perché voglio difendere il titolo. Anche la Suzuki lo vuole, ma penso che la Factory debba spingere di più. La squadra sta lavorando molto bene, ma non è abbastanza. Gli altri fanno di più dobbiamo farlo anche noi per difendere il titolo".

Nel 2022 non ci sarà neanche una squadra satellite per Suzuki. 
"Se la Suzuki non fa una squadra satellite ha le sue ragioni. Quello che possiamo migliorare è la velocità nel portare le cose nuove".

Domani immagni un dominio di Quartararo?
"Non sono certo che possa essere un dominio di Quartararo. Ha mostrato un ottimo passo, ma secondo me non è completamente chiara la situazione. Di certo sarà forte, ma non credo che sia destinato a scappare da solo. Sarà molto difficile per me lottare per la vittoria. La MotoGP è cambiata negli ultimi anni. Posso arrivare sul podio, ma per la vittoria devo partire più avanti. La domenica siamo i più forti o uno dei più forti, ma sul giro secco siamo ancora carenti".

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