Tu sei qui

MotoGP, Miller: "mi ha fatto piacere che Marquez abbia creduto nelle mie capacità"

Jack: "avrebbe potuto seguire chiunque, ma ha scelto me. Se ti preoccupa chi hai alle spalle hai già perso". Zarco: "anch'io sono nella fase di dover seguire qualcuno. Il lavoro con lo psicologo mi ha aiutato molto"

MotoGP: Miller: "mi ha fatto piacere che Marquez abbia creduto nelle mie capacità"

Share


Jack Miller, ha fatto delle ottime qualifiche e con la sua Ducati ha chiuso il suo miglior giro a poco più di 30 millesimi di ritardo dalla pole con 1.38.890. Domani dunque partirà con il secondo tempo in griglia a fianco a lato del poleman Fabio Quartararo e del compagno di marca Johann Zarco.

Dell'intera qualifica di jack, conclusa peraltro con una scivolata senza conseguenze, sarà però piuttosto ricordata la Q1, quando all'uscita della pitlane si è visto affiancare da Marc Marquez che...gli ha chiesto di poter avere un traino. Richiesta alla quale, simpaticamente, l'australiano ha risposto facendo all'otto volte campione del mondo il gesto di sfregarsi il pollice e l'indice, intendendo che Marc avrebbe dovuto pagarlo. In realtà Miller e Marquez si erano incontrati il giorno prima ed avevano parlato proprio di questa possibilità.

Ovviamente la prima domanda è stata sull'argomento, che Jack ha aperto con una gran risata.

"Il primo traino è stato gratis. Non mi ha dato fastidio, è una questione di mentalità, se corri preoccupandoti di chi hai alle spalle hai già perso. In una situazione del genere una cosa che ho imparato negli anni è di non distrarsi e concentrarsi sul proprio lavoro. So cosa vuol dire cercare quel qualcosa in più quindi non ha importanza chi ci sia dietro, Marquez avrebbe potuto seguire chiunque se avesse voluto, ma è stato divertente scherzarci come abbiamo fatto. Sicuramente mi ha fatto piacere pensare alla fiducia che in quel momento un altro pilota ha risposto nella mia moto e nelle mie capacità".

Oggi è stata una giornata impegnativa, oltre ad essere stato protagonista del divertente scambio con Marquez, sembrava quasi che stessi per fare la pole all'uscita dall'ultima curva.
"Si è stata decisamente impegnativa - continua il pilota australiano- quando ho messo le gomme nuove nel terzo turno di prove libere non riuscivo a girare alla velocità a cui mi sentivo di poter andare e sapevo che sarei finito in Q1. In Q1 mi sono ritrovato Marquez in coda ma mi sono concentrato e sono riuscito a fare bene entrando in Q2. Alla fine è andata bene e ho fatto un ottimo tempo chiudendo il giro a pochi millesimi da Quartararo. Peccato per la caduta e per quel tratto finale ma siamo veramente vicini, il passo gara è ottimo, anche le FP4 sono andate benissimo quindi non vedo l'ora di gareggiare".

Ieri parlavi di problemi di aderenza, sei riuscito a trovare una soluzione nelle FP4 per poter affrontare la Yamaha di Fabio nella gara di domani?
"L'aderenza è migliorata decisamente, ed anche il Setup della moto è migliorato parecchio. Nelle FP4 ho fatto altri 17 giri quindi significa che oltretutto mi sto anche divertendo. Domani vedremo di tirar fuori quel piccolo extra in più per poter affrontare meglio la gara".

Quale pensi che potrebbe essere una strategia vincente su questo tracciato?
"Ovviamente la gestione delle gomme sarà fondamentale. A livello di passo gara penso di andare molto forte, nella scorsa gara non sono riuscito a riprendere Fabio, quando hai un vantaggio così ampio come ce lo aveva nella scorsa gara puoi tranquillamente arrivare al traguardo fumandoti una sigaretta, ma domani parto da una posizione decisamente migliore quindi staremo a vedere".

Zarco: "Al mattino ero frustrato, non miglioravo ma poi in qualifica è andata bene"

Ottima qualifica anche per Johan Zarco, secondo in classifica sulla sua Ducati a 81 punti dietro alla Yamaha di Quartararo, il pilota francese ha chiuso al terzo posto in griglia di partenza con 1.39.049 a soli due decimi di ritardo dalla pole.

"Ho cercato di spingere al limite, stando attento sopratutto al consumo delle gomme. Sapevo che seguire qualcuno mi avrebbe dato un vantaggio e Binder era lì anche lui ad inseguire Morbidelli. Nel giro precedente avevo spinto tantissimo, cercando di compensare nei punti in cui povevo migliorare così all'arrivo in curva 10 ero dietro a Binder che è solito pinzare molto forte sui freni, ho ripreso la moto e ho terminato il mio giro. E' stato un ottimo sabato di qualifiche, poter partire in una buona posizione in griglia aiuterà molto ma sarà anche importare tenere il passo di Miller e Quartararo e mantenere un buon feeling con la moto".

Sia ieri che oggi hai seguito Fabio per diversi giri, in quali punti senti di dover migliorare ed in quali ti senti più forte in vista della gara di domani?
"Stamattina ero frustrato, non riuscivo a sentire alcun miglioramento rispetto alle prove di venerdì, ma poi in qualifica siamo andati bene. Forse c'è del margine di miglioramento per quanto riguarda l'aderenza della ruota posteriore, ma Fabio sembra avere sempre quel qualcosa in più che non riesco bene a definire".

Zarco: "sto migliorando molto, ma per quell'extra ho ancora bisogno di seguire qualcuno"

Anche in altre occasioni hai detto di sentire il bisogno di dover seguire altri piloti per poter andare forte, è una cosa che ti crea problemi o pensi che sia solo una fase transitoria?
"Penso che il mio livello stia migliorando molto, ma per spingere quell'extra in più ho ancora bisogno di inseguire un altro pilota. Mi piacerebbe non doverlo fare per migliorare ancora di più il feeling con la moto, ma per il momento sono ancora nella fase "scusa e grazie" come ho detto io stesso ieri a Fabio. Per il momento l'obiettivo è di continuare a migliorare il mio passo gara e di ottenere la velocità di cui ho bisogno nei punti in cui ne ho bisogno".

Hai anche accennato a quanto sia importante il supporto psicologico per un pilota, ti stai avvalendo dell'aiuto di uno psicologo o di un mental coach come ha fatto anche Fabio?
"Si, dopo l'anno scorso ho deciso di avvalermi dell'aiuto di uno psicologo, non ero in grado di gestire i miei momenti alti e bassi, era la prima volta ed inizialmente non ero molto convinto ma sono stato spinto dalle persone che ho accanto e questo ha portato un grosso cambiamento nella mia vita, forse più che nella moto, quindi ho sicuramente ancora da lavorare su me stesso ma ora sono molto più sereno".

__

Articoli che potrebbero interessarti