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MotoGP, Zarco: "Seguendo Quartararo ho capito dove dobbiamo sviluppare la Ducati"

"Si è trattata di una casualità, entrambi siamo usciti dalla corsia box a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro. Rispetto al passato riesco a utilizzare maggiormente l'anteriore"

MotoGP: Zarco: "Seguendo Quartararo ho capito dove dobbiamo sviluppare la Ducati"

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In una giornata di apertura più difficoltosa del previsto, in cui buona parte degli alfieri della Casa di Borgo Panigale sono riusciti a entrare in top-10 soltanto negli istanti finali della FP2, quest’oggi a tenere alta la “bandiera rossa” ci ha pensato Johann Zarco. Già ampiamente competitivo nel turno della mattinata, lungo i 4657 metri del Circuit de Barcelona-Catalunya il francese ha ottenuto la miglior prestazione in 1’39”235 al termine della seconda sessione di prove libere. Oltre ad aver battuto di misura le Yamaha di Franco Morbidelli e Fabio Quartararo, la consapevolezza di essere risultato di gran lunga la Desmosedici più in palla del gruppo.

“Sono felice di trovarmi in cima alla lista dei tempi - ha esordito - sto soffrendo meno rispetto ai precedenti week-end, ho avuto un ottimo feeling sulla moto sin dalla FP1 e sono stato veloce in entrambi i turni. Nei minuti conclusivi della FP2 ho seguito Quartararo per due giri consecutivi, ciò mi ha aiutato in modo significativo a ottenere quel riferimento, però credo sarebbe stato possibile farlo pure se mi fossi trovato da solo. Allo stesso tempo, sono riuscito a capire le zone in cui dobbiamo migliorare in ottica sviluppo.

Fresco di rinnovo del contratto, il portacolori del Team Pramac Racing ha sfruttato a pieno il traino del connazionale, potendo completare così due terzi della prima fila virtuale dello schieramento.

Si è trattata di una casualità, entrambi siamo usciti dalla corsia box a distanza di pochi secondi l’uno dall’altro. Ci sono due francesi nelle prime tre posizioni, stiamo andando meglio qui che a Le Mans (scherza). Se questi valori venissero confermati, domenica mi piacerebbe vedere sugli spalti un grande numero di tifosi nostrani”.

Ironia a parte, le strane condizioni del tracciato catalano sembrano agevolare il due volte Campione del mondo di Moto2. Tuttavia, quest'oggi a tenere banco è stata la scelta delle gomme Michelin, vero e proprio rebus fino a questo momento.

“Oggi faceva veramente caldo, in più la pista non ha molto grip. Rispetto al passato riesco a utilizzare maggiormente l’anteriore. Non abbiamo provato tutta la gamma di pneumatici a nostra disposizione. Stamattina e nella prima parte del pomeriggio ho girato prevalentemente con le medie, mentre ho testato la morbida al posteriore soltanto per due passaggi, anche se potrebbe essere una valida opzione per la gara. Ciononostante, alcuni sono stati in grado di stampare discreti crono con la dura, per cui domani avremo del lavoro da svolgere in tal senso, ha concluso.

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