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MotoGP, Morbidelli: “Galbusera con Vinales? io mai messo in discussione Forcada"

“Un bravo capotecnico deve avere molte qualità, deve essere tecnico ma anche psicologo: Ramon, ha saputo aiutarmi nelle difficoltà. A Barcellona l'anno scorso si è gareggiato in un periodo diverso ed ho fatto la pole"  

MotoGP: Morbidelli: “Galbusera con Vinales? io mai messo in discussione Forcada

Il Mugello gli ha lasciato l’amaro in bocca, dal momento che la sua gara è stata condizionata dopo nemmeno due giri dal via quando per evitare la Honda di Marquez è finito nella ghiaia. A Barcellona Franco Morbidelli punta quindi a voltare pagina e ripartire.

Lo scorso anno a vincere fu Fabio Quartararo, di conseguenza non mancano le aspettative in casa Yamaha, così come da parte di Franco.

“Lo scorso anno ho conquistato la pole qua a Barcellona – ha ricordato – il fatto è che quest’anno corriamo in un momento diverso dall’anno rende la situazione differente. Vediamo quindi quello che accadrà. Sinceramente non sono né felice né triste, dato che l’obiettivo è ritrovare da subito quella fiducia che è venuta a meno al Mugello. Settimana scorsa avvertivo infatti tante vibrazioni con la M1 e di conseguenza mi mancava quella stabilità di cui avevo bisogno. Un anno fa sono stato competitivo e vorrei essere di nuovo a quel livello”.

L’attenzione di Franco si sposta poi sulla notizia di giornata, ovvero Galbusera capotecnico di Vinales.
“Oggi un bravo capotecnico deve avere tre caratteristiche, ovvero essere un bravo tecnico, un leader capace di gestire e anche uno psicologo, ovvero una persona capace di farti salire in moto con lo spirito giusto, dato che diversi piloti hanno bisogno. Non penso sia possibile stilare una classifica, dato che la bravura di un capotecnico si riflette nelle prestazioni del pilota e viceversa. Di sicuro non è facile trovare la giusta alchimia tra le parti”.

Con Forcada Franco sembra essere in una botte di ferro.
“Lui è il più completo del paddock e non l’ho mai messo in discussione. In tanti momenti mi ha aiutato a riemergere quando non ero al top. Ma credo che questo capiti anche con altri piloti nel proprio box”.

L’ultima considerazione è invece legata alla scomparsa di Dupasquier.
“Le scorie di quanto accaduto a Jason te le porti per sempre dietro, anche se l’importante è imparare a conviverci. Ogni perdita ha tanti fattori, come magari il legame che c’era con un pilota, ma alla fine ti lascia sempre un segno. Di sicuro non ho cambiato idea rispetto a domenica e correrei di nuovo”.

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