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MotoGP, Bastianini: "Vorrei rimanere con Ducati, Gresini è vicino alla firma"

"L'airbag scarico al Mugello? A fine gara, Alpinestar, mi ha detto che anche se è scarico e lampeggia in realtà ha altre tre ore di autonomia. Non mi aspettavo quella frenata di Zarco, avevo altri pensieri"    

MotoGP: Bastianini:

Il Gran Premio d’Italia è diventato un ricordo interamente da cancellare per Enea Bastianini. L’italiano, dopo il contatto in griglia di partenza con Johann Zarco, ha tentato di prendere parte alla gara rimediando una seconda caduta e in seguito il ritiro. Nonostante qualche dolore, l’alfiere del team Ducati Avintia è pronto per riscattarsi fin da domani mattina nel fine settimana di gara catalano.

"Il fine settimana al Mugello è stato strano e anche veramente difficile, a partire da Jason – ha esordito Enea – Alla fine del giro di ricognizione ho tamponato Zarco perché ha inchiodato. Io stavo accelerando ed è stato impossibile non colpirlo. Dal led ho visto che l’airbag non funzionava, ma per fortuna è esploso comunque. Alla fine della gara i ragazzi di Alpinestar mi hanno detto che anche se è scarico e lampeggia in realtà ha altre tre ore di autonomia, quindi savrebbe funzionato comunque. Il Mugello è stato abbastanza complicato per tutti. Sono davvero dispiaciuto, avrei potuto fare una bella gara e non è stato possibile. Ora c’è Barcellona, una delle mie piste preferite, voglio essere veloce qui”.

Sappiamo che hai già un contratto con Ducati per il prossimo anno e sappiamo anche che Gresini ormai è molto vicina a Ducati. Hai delle novità?
“Sì, Gresini è molto vicina a firmare con Ducati. Al momento neanche io ho delle novità oltre a questo. Vedremo cosa succederà durante questo fine settimana e nel prossimo. Io vorrei continuare con Ducati e penso che potrebbe essere possibile, al momento però ancora non lo so”.

Tu cosa avresti risposto se la Dorna avesse chiesto a voi piloti di decidere se correre o meno al Mugello? Forse fare il minuto di silenzio non è stata neanche l’idea giusta per favorire la vostra concentrazione.
“Sicuramente è stato tutto particolare, il minuto di silenzio prima della partenza ti fa perdere la concentrazione e pensare ad altro. In quel momento non ne avevamo bisogno, però è stato difficile perché era già uscita la notizia. Io avrei preferito non correre però alla fine lo si è fatto normalmente”.

Per quello che è successo in griglia: di solito non sarebbe meglio non essere dietro un altro pilota?
“La differenza è che 50 metri dopo una curva non ti aspetti una cosa del genere. Non me lo aspettavo, ero anche preso da altri pensieri che non mi hanno aiutato. È andata così!”.

Dopo la caduta avevi detto di esserti fatto male ad una gamba, come stai ora?
“Sto un po’ meglio, mi fa un po’ male il polpaccio. In realtà, mi sono fatto male nella seconda caduta. Mi sono stirato un muscolo: tre centimetri e mezzo. I primi due giorni mi ha fatto molto male ma ora sto bene”.

Hai delle ambizioni per i prossimi giorni?
“Vorrei essere veloce e provare a concretizzare la velocità, oltre che in prova, anche in qualifica e in gara. Finora sono stato veloce solo in una o nell’altra, devo trovare il giusto compromesso”.

Audio raccolto da: Andrea Scalera

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